Le strutture di ascolto e monitoraggio sul mobbing in Friuli Venezia Giulia hanno osservato 484 casi a partire dal secondo semestre 2007 fino al 31 dicembre 2009. Il dato è stato riferito oggi dall’assessore regionale al Lavoro, Matilde Brandi, che ha presentato alla Giunta la relazione prevista dalla normativa in materia. Per quanto riguarda la composizione dell’utenza, le donne sono il 62,2% dei casi; si osserva inoltre una netta prevalenza di lavoratori provenienti dal terziario (servizi e commercio). Per fasce d’età, i quarantenni rappresentano oltre il 40% dei casi. Quelli riconosciuti come possibili situazioni di mobbing sono stati 171, il 35,3% sul totale degli utenti monitorati. Nell’ambito della relazione, Brandi, oltre a sottolineare il principio di sussidiarietà accolto dalla legge, ha evidenziato una forte presenza di enti, associazioni ed esperti che si occupano di mobbing e formulano interventi in tema di conoscenza del fenomeno, sostegno e prevenzione. I progetti attivati e i Punti di ascolto accreditati sono stati seguiti e supportati dalla Commissione regionale per il Lavoro integrata con rappresentanti del settore della sanità, delle pari opportunità e del ministero del Lavoro. L’analisi dei dati ha messo in luce come il disagio percepito dal lavoratore in alcuni casi si sia manifestato al rientro da assenze prolungate, che tendono a coincidere con i congedi parentali soprattutto per la componente femminile.