Pordenone, 27 set – “Nei dieci anni dall’avvio della legge
regionale in materia, abbiamo raccolto – in oltre 3 mila colloqui
– una quantità di materiale di valore inestimabile. Siamo una
delle poche regioni in Italia che ha compiuto questo lavoro, sul
quale dovremo concentrarci in futuro per diffondere ancora meglio
le buone pratiche esistenti nel nostro territorio”. Lo ha
affermato a Pordenone l’assessore regionale al Lavoro Loredana
Panariti intervenendo al convegno organizzato dalla Cisl nel
corso del quale è stato compiuto un focus sui dieci anni di
attività del punto di ascolto antimobbing nella Destra
Tagliamento.
Panariti, nel suo intervento, ha evidenziato come il successo del
lavoro svolto sino ad ora si possa misurare tenendo conto di una
serie di parametri. “Tra questi – ha spiegato l’assessore – non
può non essere citato il fatto che, in alcune circostanze, gli
stessi datori di lavoro si siano rivolti ai centri per
comprendere che cosa non andasse e quali problemi esprimesse la
propria azienda”.
Quindi l’assessore regionale si è soffermato su quanto è stato
fatto nel Pordenonese, rilevando che “qui si è operato molto
bene. Questo territorio è riuscito a riunire tutti gli attori
protagonisti del mondo del lavoro quali le istituzioni, le
rappresentanze sindacali e quelle datoriali nonché la consigliera
di parità. Nel Pordenonese c’è stata quindi la capacità di
mettere in relazione i vari soggetti interessati dalla norma
regionale, aspetto questo che è uno degli elementi più importanti
per raggiungere gli obiettivi che si prefigge la norma”.
A tal proposito, Panariti ha anche evidenziato che la grande mole
di materiale raccolto sino ad oggi è stato particolarmente
prezioso per l’aggiornamento della legge regionale 7 del 2005.
“La nostra norma – ha detto Panariti – rappresenta un unicum in
Italia poiché ha declinato a livello locale le indicazioni
provenienti dallo Stato. Ciò da un lato ci ha consentito di
rafforzare la prevenzione e, dall’altro, di definire un percorso
per le istituzioni affinchè queste potessero dare un aiuto
concreto a quanti si rivolgono ai centri d’ascolto”.
L’assessore infine ha inoltre rimarcato la necessità “di prendere
atto e consolidare le buone pratiche provenienti dal territorio
con le quali abbiamo aggiornato la legge. Nell’arco di dieci anni
è stato archiviato un patrimonio che ha pochi eguali in Italia.
Ora si tratta di approfondirne ogni suo aspetto per capire come è
cambiato il mondo del lavoro dal 2005 ad oggi, ma anche per
cogliere quegli aspetti innovativi e utili in futuro per
affrontare e risolvere altre richieste di aiuto dei lavoratori”.
ARC/AL/ppd
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