Moggio Udinese, 23 set – Parte dall’ascolto del territorio
l’obiettivo di raccogliere le migliori idee da inserire nella
programmazione dei fondi europei del Por Fesr 21-27.
È stato questo il tema dell’incontro che si è svolto oggi a
Moggio Udinese per la presentazione delle strategie per le aree
interne e l’avvio del percorso partenariale della prossima
programmazione europea, alla presenza dell’assessore alle Risorse
agroalimentari, forestali e ittiche e alla montagna, Stefano
Zannier, e dell’assessore alle Finanze, Barbara Zilli.
Per i due esponenti dell’Esecutivo regionale si tratta di
“un’occasione storica per cogliere le migliori opportunità per il
territorio montano” a patto, come hanno evidenziato entrambi, “di
non disperdere le risorse in mille rivoli, ma cercare di avere
una visione della programmazione generale strategica che mantenga
le condizioni necessarie ai fini dell’occupazione, dello sviluppo
economico e della natalità”.
“Negli anni – ha evidenziato Zilli – i territori montani hanno
beneficiato di grandi risorse, ma oggi è necessario che quelle
risorse siano indirizzate a premiare il lavoro di squadra, con
progettualità di area vasta che contengano anche la
specializzazione delle comunità. Nel territorio montano si vive
bene, il turismo della nostra montagna ha registrato un boom di
presenze questa estate, ma dobbiamo proseguire sulla strada del
contenimento degli sprechi”.
Da Zannier è giunto invece un richiamo alla necessità “che lo
Stato faccia chiarezza sulle linee di intervento che intende
perseguire, altrimenti c’è il rischio di uno stallo delle risorse
di parte statale, a fronte di un lavoro ampiamente efficiente
portato avanti dall’Amministrazione regionale”.
In Friuli Venezia Giulia sono state individuate, fin dalla
precedente programmazione, tre aree interne afferenti al
territorio montano: l’Alta Carnia, le Dolomiti friulane e il
Canal del Ferro-Val Canale. In quest’ultima area, che conta otto
comuni, la strategia è stata approvata da tutte le
amministrazioni comunali, con capofila Resiutta. Finora ammontano
a circa 8 milioni di euro le risorse stanziate, impegnate per
poco meno di 3 milioni. Il prossimo passaggio prevede
l’approvazione dell’Accordo di programma quadro per procedere
anche all’impegno dei fondi statali.
Le tre aree interne agiranno in continuità anche sulla prossima
programmazione 21-27.
In quest’ambito la Regione ha illustrato la propria proposta che
trova copertura nell’Obiettivo di Policy 5 del Por Fesr per la
programmazione 2021-2027. I progetti riguardano la conferma degli
interventi a favore dell’imprenditoria locale, in particolare nel
settore turistico, per l’efficienza energetica con finalità
legate ai cambiamenti climatici, per la filiera bosco-legno.
Tra le priorità nuovo rilievo è assegnato al tema della cultura,
mentre si rafforza il ruolo dalle tecnologie digitali. In
particolare, è stato individuato un programma di promozione
turistica in chiave sostenibile di luoghi-simbolo riferibili al
paesaggio evocativo alpino, che nell’area della Val Canale e
Canal del Ferro riguarda il Monte Lussari (per la Carnia il monte
Zoncolan, per le Dolomiti friulane il campanile della Val
Montanaia).
È quindi previsto un programma di intervento, anche strutturale,
sui rifugi alpini, per riqualificarne l’offerta e favorirne una
gestione ecologicamente più compatibile. Sono infine stati
inseriti nel programma l’adeguamento strutturale e funzionale di
stabili di proprietà comunale da restituire all’utilizzo pubblico
e sociale o a punti vendita di prodotti locali, nonché la
valorizzazione, l’accessibilità, la fruibilità di risorse
naturali, musei e beni che possano sviluppare un turismo
culturale diffuso sul territorio.
ARC/SSA/ma
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