Moody’s declassa l’Italia ad A2

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4 ottobre 2011 – Moody’, la prcinpiale agenzia di rating del mondo ha ulteriormente declassato il debito dell’Italia abbassando i titoli di stato ad A2 dal precedente Aa2. Un decelssamento sginificativo ch el’agenzia finanziaria spiegà così: «Sostenuto aumento della suscettibilità del Paese di fronte agli shock finanziari» spiega Moody’s «in parte ai rischi derivanti dalle incertezze economiche e politiche» in parte all’aumento dei rischi al ribasso per la crescita economica e all’indebolimento delle prospettive globali»,  «Dato che oltre metà delle misure di consolidamento fiscale sono basate su un aumento delle entrate – sottolinea Moody’s – i piani sono vulnerabili rispetto all’elevato livello di incertezza sulla crescita economica in Italia e nel resto dell’Ue». «Inoltre  può essere difficile raggiungere un consenso politico su tagli alla spesa aggiuntivi. Di conseguenza, potrebbe essere complesso per il governo generare gli avanzi primari necessari per porre il rapporto tra debito e Pil e il peso degli interessi su un solido trend al ribasso». Moody’s prevede che il rapporto tra debito e Pil italiano si attesti al 120% alla fine dell’anno dal 104% calcolato all’inizio della crisi. «Oltre a porre un rischio per la forza finanziaria dell’Italia, il non riuscire a rispettare gli obiettivi fiscali e di debito potrebbe aumentare la suscettibilità del paese a shock sui mercati finanziari»  E poi conclude: «Il rischio di default dell’Italia è remoto». Ma «la vulnerabilità di questo Paese è aumentata».