Uno sguardo fotografico alla società afgana portato a Udine dai fotografi della Julia
Udine 04 dicembre 2015 – L’immaginario collettivo vede l’Afghanistan come un paese in cui spesso a prevalere sembra essere il “nero”, il cupo, il negativo; ieri è stata inaugurata la mostra I colori dell’Afghanistan che vuole ridare colore ad un luogo meravigliosamente cromatico. Questo in sintesi lo spirito che lega le 33 foto che sono esposte alla galleria Tina Modotti di Udine.
Luciano Bellissimo, fotografo “storico” della Brigata, Elisabetta Paolini che ne sta raccogliendo il testimone nelle fila del reparto friulano e Igor Piani che per oltre 10 anni si è occupato dell’immagine pubblica della brigata quale addetto stampa offrono alla città di Udine, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione comunale, una selezione dei loro scatti ripresi in oltre 10 anni di missione in Afghanistan tra Herat e Kwost.
Una mostra, che rimarrà aperta fino al 09 di gennaio nei week end, proponendo un Afghanistan diverso, felice, giocoso, multicolore. Un Afghanistan ritratto, sì vestendo un uniforme e portando un fucile a tracolla, ma con la sensibilità che è dell’uomo a prescindere dalla funzione che svolge.
E quindi tra le pareti della galleria si vedono studenti, ragazzini giocosi, scene di vita e paesaggi contraddistinti da colori accesi che quella terra regala.
All’inaugurazione, avvenuta il 03 dicembre, l’assessore alla cultura del Comune di Udine ha così ricordato il lavoro dei fotografi. “Quello che colpisce delle foto esposte è l’umanità che trasmettono, il loro saper cogliere gli aspetti più segreti della vita delle persone”.
Presente, per la Brigata alpina Julia, il vice comandante Colonnello Piovera: “sono luoghi quelli dove lavorano i militari della Julia e di rara bellezza, insidiosi ed impegnativi e comunque bellissimi. I tre autori sono riusciti a cogliere queste bellezze durante il loro servizio”.
“E’ un piacere supportare progetti come questo che fanno vedere le reali capacità dei nostri militari impegnati all’estero! – sono state le parole del dott. Cainero sponsor dell’evento assieme alla Graphistudio di Arba (PN).