A Trieste un evento unico e imperdibile. Al Castello di San Giusto musica classica e house si fonderanno per dar vita a un qualcosa di inedito. A cimentarsi in questa bella sfida sarà Dj Ralf, monumento della club culture italiana con l’Orchestra Rossini di Pesaro. Biglietti disponibili su Ticketone.it, al Ticket Point di Trieste e in cassa (apertura biglietteria ore 19:00).
Dj Ralf non avrebbe bisogno di presentazioni: uno dei più grande dj house di tutti i tempi, monumento assoluto della club culture italiana, capace di attraversare le generazioni mantenendo sempre un carisma tagliente, attualissimo. “Quando me l’hanno proposto dei fidati amici all’inizio, lo ammetto, ero nel dubbio. Ma la sfida di sentire le mie composizioni – alcune ancora inedite – eseguite da un’orchestra di prestigio, con la forza dei suoi archi e della sua sezione di ottoni, si è rivelata irresistibile”.
Non solo quindi un “dj”, ma proprio una mente musicale ed un agitatore sonoro a trecentosessanta gradi: cosa che peraltro spesso viene messa in ombra dal suo successo – ancora enorme – sui dancefloor dei club di tutta Italia e anche d’Europa (dal Ministry of Sound al Tresor passando per i vari locali iconici di ibiza, ma la lista sarebbe praticamente infinita), facendolo passare essenzialmente da eroe della console e del clubbing.
È però nella veste di artista che vuole superare le consuetudini e la routine. Così ha deciso di far nascere un progetto specialissimo, molto lontano dall’habitat naturale del dancefloor, in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica G. Rossini e col maestro Daniele Rossi: pezzi vecchi e nuovi del suo repertorio che assumono vita inedita grazie ad orchestrazioni sinfoniche eseguite dal vivo, orchestrazioni che si intrecciano col pulsare “elettronico” delle drum machine e dei giochi col mixer, i campionamenti e le destrutturazioni digitali in mano a Ralf.
Non mancheranno anche omaggi a grandi artisti della musica elettronica o della musica italiana più colta ed irregolare, in un viaggio sonoro che riesce ad essere atipico ed iconoclasta da un lato ma, dall’altro, altamente comunicativo e “aperto”. Non è musica classica, non è dance, non è elettronica: è tutto questo assieme, ma è prima di tutto la voglia di vivere la musica come gioco, come sorpresa, come creatività. Di questi tempi, un segnale importante.