La visita del Presidente della Repubblica dopo anni di oblio è l’occasione per tornare a parlare di Redipuglia e dei caduti. Il concerto che Riccardo Muti ha diretto nel Sacrario, dove sono sepolti centomila giovani, alla presenza di Napolitano e dei suoi omologhi di Slovenia e Croazia – Borut Pahor e Ivo Josipovic – nonché del presidente del consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg, non è solo un monito contro le guerre e un’ occasione per condividere sentimenti di pace, di fratellanza, ma è il consolidamento di una memoria comune.
Ad accogliere Napolitano, come ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, è stato un sentimento di profonda gratitudine. Il Presidente ha visitato a Monfalcone la mostra ‘Alisto-Sulle Ali della storia’, dedicata alla Grande Guerra; poi ha raggiunto Cormons dove ha alloggiato. In serata ha cenato con i presidenti di Croazia e Slovenia, poi, si è diretto a Redipuglia per la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Il concerto trasmesso in diretta su RaiTre verrà replicato il primo agosto su RaiUno; Muti ha diretto 400 artisti tra Orchestra e Coro, tutti dei Paesi che hanno combattuto nella Grande guerra. “Questo porta il Sacrario e il territorio al centro delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra dopo anni di oblio e silenzi”, dice il sindaco di Redipuglia, Antonio Calligaris.