Ultimo discorso del presidente della Repubblica: “Non posso sottovalutare età e affaticamento”. Un messaggio, dice, diretto anche al suo successore, la cui elezione sarà la “prova di maturità destinata a chiudere la parentesi di un’eccezionalità costituzionale”
Questi gli argomenti principali del discorso di fine anno del Presidente Giorgio Napolitano
Napolitano conferma prossima fine mandato ++ “Sto per lasciare rassegnando le dimissioni.
Napolitano, concludere riforme senza battute arresto
Napolitano, dimissioni non condizionano Parlamento, sno una scelta personale,
Napolitano, prepararsi serenamente elezione Capo Stato
Presidente a Camere e forze politiche, sarà prova responsabilità
Napolitano, corruzione si insinua in istituzioni
Solo con valori morali politica riguadagna sua funzione
Napolitano: recuperare ragionata fiducia in noi
Fiducia e unità nazionale per rinascita politica
Napolitano, contesto critico non tirarsi indietro
Contesto internazionale critico e problematico
“Sto per lasciare le mie funzioni rassegnando le dimissioni”. Dimissioni che sono quindi “una scelta personale” e che riguardano una procedura, ha aggiunto Napolitano, “che la Costituzione prevede espressamente. E desidero dirvi subito che a ciò mi spinge l’avere negli ultimi tempi toccato con mano come l’età da me raggiunta porti con sé crescenti limitazioni e difficoltà nell’esercizio dei compiti istituzionali, complessi e altamente impegnativi, nonché del ruolo di rappresentanza internazionale, affidati dai Padri Costituenti al capo dello Stato”
“A quanti auspicano – anche per fiducia e affetto nei miei confronti – che continui nel mio impegno, come largamente richiestomi nell’aprile 2013, dico semplicemente che ho il dovere di non sottovalutare i segni dell’affaticamento e le incognite che essi racchiudono, e dunque di non esitare a trarne le conseguenze. Ritengo di non poter oltre ricoprire la carica cui fui chiamato, per la prima volta nel maggio del 2006, dal Parlamento in seduta comune. Secondo l’opinione largamente prevalente tra gli studiosi, si tratta di una valutazione e di una decisione per loro natura personali, costituzionalmente rimesse al solo presidente, e tali da non condizionare in alcun modo governo e Parlamento nelle scelte che hanno dinanzi né subendone alcun condizionamento”.
Il Tweet di risposta di Renzi
Matteo Renzi @matteorenzi
Nove anni di servizio, autorevolezza, responsabilità. Un Presidente cui oggi possiamo solo dire #graziegiorgio #mettiamocelatutta