Nuova illuminazione lungo la salita del Castello di Udine

Nuova illuminazione lungo la salita del Castello di Udine

Si è tenuta venerdì 18 giugno la cerimonia di conclusione dei lavori di rifacimento della salita del Castello effettuati nell’ambito del progetto europeo “Look Up – La riscoperta del patrimonio artistico e religioso transfrontaliero in montagna” e finanziato nell’ambito del programma Interreg VA Italia-Austria 2014-2020. 

Sono intervenuti il Sindaco Pietro Fontanini, l’Assessore regionale alle infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti, il Vicesindaco e Assessore ai lavori pubblici Loris Michelini, l’Assessore ai progetti europei Giulia Manzan, l’Assessore al turismo Maurizio Franz, l’Assessore all’istruzione Elisa Asia Battaglia, la Consigliera Comunale e Presidente della Commissione cultura Elisabetta Marioni, Diego Radin, Referente Operativo Friuli Venezia Giulia Hera Luce, e Lino Cardazzo, legale rappresentante dell’Impresa Cardazzo.

Il progetto “Look Up” ha come obiettivo la riscoperta del turismo lento e sostenibile che porta a guardarci intorno con più attenzione valorizzando le ricchezze naturali e culturali del nostro territorio attraverso la riscoperta della montagna e della spiritualità. 

“Dopo l’intervento di rifacimento della facciata e della scalinata del Castello da parte della Danieli e la manutenzione che è stata effettuata sul versante nord del colle – ha commentato il Sindaco Fontanini – oggi compiamo un nuovo e importante passo nella valorizzazione di quello che è non solo un edificio di pregio dal punto di vista architettonico ma il simbolo stesso della città di Udine e della friulanità. Qui infatti si riuniva il Consiglio della Patria del Friuli, organo legislativo del Patriarcato di Aquileia e uno dei primi parlamenti d’Europa. Ringrazio i partner coinvolti nel progetto e le ditte che hanno effettuato i lavori per l’impegno e la professionalità dimostrati in questi mesi. Sono certo che non solo gli udinesi ma anche i molti turisti e appassionati d’arte che visitano la nostra città apprezzeranno questo intervento che riporta il versante orientale del Castello alla sua originaria centralità”.

“Sono felice – ha sottolineato l’Assessore Pizzimenti – di partecipare all’inaugurazione di quest’opera che aumenta sia la sicurezza che la bellezza della nostra città. Un’opera che risulta anche utile e propedeutica a quelli che saranno i prossimi interventi per la valorizzazione del castello; mi riferisco alla realizzazione dell’ascensore per il quale la Regione, su mia proposta, ha già stanziato 2 milioni di euro e che di certo renderà questo luogo ancora più raggiungibile per tutti”.

“Oggi – ha precisato l’Assessore Michelini – grazie ai lavori di realizzazione della nuova illuminazione della salita del Castello, siamo giunti alla fase finale dell’opera di valorizzazione del colle iniziata con l’intervento di risistemazione della pavimentazione in acciottolato. Questo lavoro, realizzato nell’ambito del Progetto Look Up, rappresenta non solo un miglioramento dal punto di vista dell’offerta turistica ma anche della sicurezza”.

“Il Progetto Look Up – ha spiegato l’Assessore Manzan – mira a promuovere e valorizzare i luoghi di fede e spiritualità presenti sul nostro territorio come spazi nei quali riscoprire la storia, la tradizione e la religiosità ma anche come strumento per la promozione e la valorizzazione turistica dei luoghi simbolo della nostra città come il Castello di Udine. Con questo intervento di illuminazione si incentiva la fruizione per molti turisti ma anche per i cittadini udinesi”. 

“Come Hera Luce – ha aggiunto Diego Radin – siamo lieti di contribuire non solo alla sicurezza e alla fruibilità del percorso, ma anche alla maggiore valorizzazione turistica del Castello di Udine. I nuovi 37 punti luce, progettati insieme all’Amministrazione Comunale, garantiranno la massima efficienza energetica grazie all’utilizzo della tecnologia LED di ultima generazione. I lavori sono stati seguiti direttamente dai tecnici Hera Luce di Udine, particolarmente sensibili alle esigenze del territorio.”

I partner di progetto (Congregazione Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria – Vicenza, Bildungshaus Osttirol e Tourismusverband Osttirol – Austria) si sono dati l’obiettivo, attraverso l’individuazione e la promozione di punti di interesse culturale, storico, religioso e naturale presenti nell’area di competenza, di valorizzare la conservazione e fruizione dei beni promuovendo un turismo sostenibile e inclusivo, accessibile a tutti e rispettoso delle tradizioni locali. 

All’interno del Comune di Udine si è pensato inoltre di creare un percorso che unisca le Chiese San Francesco, di Santa Maria in Castello e della Beata Vergine delle Grazie. In questo contesto si inserisce l’intervento infrastrutturale di illuminazione pubblica per valorizzare il sentiero che porta al Castello da Piazza Primo Maggio che è stato presentato. 

I lavori che sono stati eseguiti hanno riguardato gli scavi per le condutture elettriche e la fornitura e la posa dei 29 pali sulle salite al castello e di 8 mensole collocate sul muro di sommità perimetrale sul lato piazza Primo Maggio, per un totale di 37 punti luce in stile Ottocento in uniformità a quelli già esistenti sul piazzale del Castello. Si sono utilizzate lampade a LED a basso consumo, della potenza unitaria di 23 Watt l’una per una potenza complessiva di KW 0,85.

I lavori relativi agli scavi e ai ripristini sono stati affidati all’impresa Cardazzo Cav. Ermenegildo di Fontanafredda (PN) mentre la parte impiantistica è stata realizzata da Hera Luce Srl con i pali e lampioni storici prodotti e forniti dalla ditta Neri SpA di Longiano(FC).

L’importo complessivo dell’opera (IVA compresa) è di 180.200,00 euro, di cui 106.200 finanziati dal Progetto. Il responsabile dell’opera è stato l’Arch. Lorenzo Agostini mentre la direzione dei lavori è stata eseguita dall’Ing. Domenico Pittino coadiuvato dall’Ing. Carlo Fioritto dell’ufficio tecnico comunale. Il coordinamento sicurezza è stato seguito dall’Ing. Nicola Bertoli di Mortegliano. 

Da segnalare che durante gli scavi non è stata trovata roccia ma solo terra pressata e nessun rinvenimento archeologico.