Nei primi sei mesi del 2017 il numero di nuove assunzioni a tempo indeterminato in Friuli Venezia Giulia è rimasto stabile (+0,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (circa 8.700 unità). Tale valore risulta decisamente più basso di quello registrato nel 2015 (oltre 14.000), ma superiore rispetto al 2014 (quando furono circa 7.800, un migliaio in meno), prima cioè che entrassero in vigore il contratto a tutele crescenti e soprattutto gli sgravi contributivi, che hanno avuto un forte impatto sulla domanda di lavoro delle imprese. Lo rileva il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo sulla base di dati Inps.
A partire dal mese di gennaio di quest’anno, infatti, si è chiuso un biennio caratterizzato da una generosa decontribuzione introdotta nel 2015 a fronte delle assunzioni a tempo indeterminato e delle stabilizzazioni di rapporti a termine. Nel 2016 tale intervento è stato ridotto nell’entità e nella durata, provocando una immediata riduzione del numero di assunzioni a tempo indeterminato. Si ricorda che i dati in esame riguardano il settore privato, esclusa l’agricoltura e il lavoro domestico. A livello nazionale nella prima parte del 2017 si è invece verificato un leggero calo delle nuove assunzioni a tempo indeterminato (-3,8%).
Sempre nel confronto gennaio-giugno 2016-2017 si rileva un aumento del 41,6% del numero di assunzioni a tempo determinato (+27% a livello nazionale), passate da circa 37.400 a quasi 53.000. Anche le assunzioni in apprendistato hanno segnato una forte ripresa (un migliaio in più, pari a +49,2%, ben oltre il +27,3% registrato a livello nazionale) dopo la flessione del 2015; venuti meno gli sgravi contributivi questa tipologia contrattuale è tornata ad essere più conveniente per le imprese che intendono assumere dei giovani lavoratori.
Le trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti di apprendistato sono in diminuzione (-6,5%, una flessione inferiore rispetto al dato nazionale pari a -10,4%), al contrario sono in leggero aumento quelle dei tempi determinati (+1%, contro il +5% nazionale). Il numero delle cessazioni ha registrato una crescita (+27,4%), concentrata prevalentemente nell’ambito dei rapporti a termine (+37,5%).
La variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni meno cessazioni) risulta negativa e pari a -1.045 unità in regione, superiore al passivo di -339 unità che ha caratterizzato il primo semestre del 2016. In base ai dati attualmente disponibili, dunque, nel 2017 la forma di occupazione più stabile appare in diminuzione nella nostra regione, dopo la notevole crescita acquisita nel 2015; tale flessione è però compensata dalla forte espansione dell’apprendistato e soprattutto dei rapporti a termine. A livello nazionale la variazione netta dei contratti a tempo indeterminato nel primo semestre del 2017 è invece positiva (+32.460 unità rispetto alle +57.277 del 2016).
Cassa integrazione ai livelli pre-crisi
A luglio 2017 il numero di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate in Fvg è stato pari a poco più di 257.000, il valore mensile più basso registrato da agosto 2008 a oggi. Il totale dei primi sette mesi dell’anno ammonta a 4,2 milioni, meno della metà rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-58,5%). Il calo osservato dipende soprattutto dalla dinamica degli interventi straordinari (-65,3%), ma anche la cassa integrazione ordinaria (-41,8%) e quella in deroga (-59,5%) evidenziano delle sensibili flessioni. A livello territoriale in provincia di Udine si riscontra la contrazione più marcata (-63,8%). Anche a livello nazionale nella prima parte del 2017 il numero di ore di cassa integrazione risulta in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-41,8%). Non bisogna comunque dimenticare che i dati relativi alla fruizione delle integrazioni salariali negli ultimi anni sono influenzati dalle modifiche apportate alla fine del 2015. In particolare il d.lgs. 148/2015 (del 14 settembre 2015) ha introdotto importanti novità in materia di integrazioni salariali, in relazione alla durata dei trattamenti, all’ambito di applicazione e ai costi per le aziende.
Nuove aperture di partite Iva in aumento
Nel primo semestre del 2017 in Friuli Venezia Giulia sono state aperte poco più di 4.900 nuove partite Iva, facendo registrare un incremento rispetto allo stesso periodo del 2016 (+2,5%, superiore alla media nazionale, +0,7%). A livello territoriale spicca il risultato di Gorizia (+15%), mentre le altre provincia fanno registrare degli incrementi contenuti. Si ricorda infine che i dati statistici relativi all’apertura delle nuove partite Iva di imprese e professionisti sono quelli comunicati all’Amministrazione Finanziaria e memorizzati nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria.
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