“Udine diventerà una città sempre più a misura di bicicletta, in linea con le trasformazioni che stanno vivendo le città più all’avanguardia in Europa sotto il profilo della mobilità. Per la sua conformazione e la sua morfologia Udine ha un potenziale enorme per la mobilità sostenibile e intendiamo sfruttarlo a pieno, intervenendo sui punti nevralgici della città e sui quartieri con dei percorsi sicuri e veloci”, questo il commento di Ivano Marchiol, Assessore a Mobilità, Verde e Lavori pubblici del Comune di Udine in merito alla realizzazione dei nuovi percorsi ciclabili nella zona sud della città.
La giunta comunale, infatti, ha approvato lo scorso martedì 14 novembre i progetti definitivi esecutivi per la creazione di questi percorsi, il primo in via Calatafimi e via Castelfidardo, nella zona del presidio ospedaliero Gervasutta, mentre il secondo nella zona sud della città, a partire da via Campoformido, laterale di via Lumignacco che è una delle arterie principali di accesso e uscita dalla città.
Nel dettaglio per il primo lotto di interventi sarà realizzato una via ciclabile lungo il collegamento lungo roggia tra via Calatafimi, via Castelfidardo e via Gervasutta, con termine proprio di fronte alla sede ospedaliera. Nel tratto finale e in corrispondenza con l’intersezione tra la pista ciclabile e via Gervasutta saranno realizzati due marciapiedi e un attraversamento pedonale rialzato, in modo da garantire la totale sicurezza di tutti gli utenti della strada, ciclisti, pedoni e persone con disabilità o difficoltà motorie. Attualmente infatti quel tratto di strada non è provvisto di un passaggio pedonale sicuro, nonostante sia una via molto trafficata in diverse fasce orarie. “Il percorso ciclabile nei pressi del Gervasutta si inserisce in sistema di mobilità cittadina che in prospettiva collegherà la zona abitata attraversata da via Magenta, che è una zona 30, da una parte con l’ospedale e dall’altra con il ring urbano, la stazione ferroviaria e i trasporti in genere”, spiega l’Assessore alla Mobilità Marchiol.
Il secondo intervento porterà alla realizzazione di un collegamento tra via Campoformido e il parco di Sant’Osvaldo. Sarà realizzato infatti un percorso che da via Campoformido attraverserà via Carlino, la strada vecchia di Terenzano e il Parco di Sant’Osvaldo, una vera e propria risorsa verde in cui accedono centinaia di persone ogni giorno e dove hanno sede l’azienda sanitaria e l’azienda agraria Servadei dell’Università degli studi di Udine. Per la realizzazione di questo percorso, sarà necessario un imponente lavoro dal punto di vista tecnico. Se infatti nel primo tratto, su via Campoformido, il percorso ciclabile sarà indicato tramite segnaletica orizzontale e si sovrapporrà alla strada percorsa dai veicoli, in corrispondenza della strada Vecchia di Terenzano, ad oggi in larga parte sterrata, sarà necessario un totale rifacimento sostanziale del tratto, che sarà realizzato in fondo naturale compattato. Non solo, lungo tutto il percorso ciclabile è prevista l’installazione di illuminazione a led, che permetterà di percorrere il tratto anche nelle ore serali.
I due interventi prevedono un quadro economico che ammonta rispettivamente a 287 mila euro per il primo e 606.117 mila euro per il secondo. L’investimento è coperto interamente dai fondi derivanti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). I lavori saranno affidati entro la fine del 2023 e avranno inizio indicativamente entro il primo trimestre del 2024. Queste opere si aggiungono al lotto di interventi nel quartiere di Sant’Osvaldo, dove sono prossimi alla conclusione i lavori sui percorsi ciclabili in via Pozzuolo, via San Paolo, via Napoli, via San Pietro e via Castions.
“La realizzazione di percorsi casa-lavoro, casa-istruzione e casa-servizi è un grande strumento che, come Amministrazione, abbiamo in mano per cambiare il volto della nostra città”, afferma l’Assessore Marchiol. “Collegare i quartieri di Udine al suo centro storico, ai suoi servizi, ai trasporti e alle aree verdi è il modo migliore per cambiare la mobilità cittadina rendendola più efficace, sicura e sostenibile”, le parole di Marchiol.