Gli strani incroci della vita: il ‘nuovo’ esordio di Attilio Tesser sulla panchina azzurra, richiamato dopo un mese di interregno di Emiliano Mondonico, avviene proprio contro la ‘sua’ Udinese. ‘Sua’ perché Tesser a Udine abita; perché ci ha giocato e perché è stata la prima società professionistica per la quale ha lavorato (due anni nel settore giovanile). Ma è anche un esordio scomodo. “Peggio di così non poteva andare – spiega l’allenatore azzurro – perché l’Udinese è forse la squadra che tatticamente crea più problemi. E’ probabilmente la squadra che più di ogni altra impedisce di far gioco e ha la ripartenza più micidiale della serie A”. Quello con i friulani sarà un banco di prova particolarmente difficile per il Novara. “Come ho ritrovato la squadra? Ho fatto solo tre giorni d’allenamento – risponde Tesser – e solo domani in campo saprò com’é davvero la situazione. Proprio per il poco tempo a disposizione non ho voluto ritoccare alcuni equilibri che erano stati trovati con Mondonico”. Il che significa che il Novara si schiererà con una difesa a tre o a cinque a seconda di come gli esterni sapranno interpretare la gara: “Dirò ai ragazzi di stare dieci metri più avanti – conferma l’allenatore novarese – Anche a me interessa non prendere gol, ma quel che conta è l’equilibrio complessivo della formazione”.
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