“Siamo orgogliosi che un impianto considerato il migliore al mondo nel suo settore sia stato creato in Friuli Venezia Giulia: ciò consente al nostro territorio di rimanere al vertice per innovazione in Europa, ma anche di arricchire il tessuto produttivo. Il valore di avere qui un’eccellenza europea nell’innovazione produttiva è che crea un effetto emulazione per le piccole e medie imprese. Questa è la via da seguire anche come sistema Paese, perché rispetto alle sfide lanciate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza il Gruppo Danieli rappresenta un caso emblematico: grazie per quello che rappresentate per il Friuli Venezia Giulia e per il mondo”.
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga alla cerimonia di inaugurazione del laminatoio QWR (Quality Wire Rod 4.0) delle Acciaierie Bertoli Safau (ABS), divisione del Gruppo Danieli: l’impianto renderà ABS la prima acciaieria in Europa in grado di offrire la più ampia varietà di prodotti di acciai speciali (automotive, mezzi pesanti, industria energetica aerospaziale, energia).
La multinazionale ha investito circa 190 milioni di euro per la realizzazione del nuovo impianto per la laminazione della vergella, prestando particolare attenzione alla sostenibilità: verrà alimentato con un forno brevettato per ridurre non solo i consumi e le emissioni, ma anche il 50% degli scarti di lavorazione.
L’impatto ambientale è minimizzato dall’utilizzo di tecnologie che non richiedono l’impiego di sali di piombo fuso e temperature controllate e dal forno che dimezza il quantitativo di scaglia generata durante la lavorazione dei semi-prodotti.
Un impegno verso la transizione sostenibile che è stato evidenziato dal governatore Fedriga nel suo intervento a margine dell’inaugurazione, alla quale erano presenti anche l’assessore alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, alla Difesa dell’Ambiente e energia Fabio Scocimarro e al Lavoro Alessia Rosolen.
“L’utilizzo di soluzioni industria 4.0, l’attenzione alla sostenibilità lungo tutto il processo produttivo e la capacità di combinare questi due fattori con la competitività internazionale è – ha osservato Fedriga – un valore aggiunto che deve essere guida per tutte le realtà imprenditoriali”.
Lo stabilimento avrà una capacità produttiva di 500 mila tonnellate di vergella l’anno (a velocità massima di 400Km/h) e non prevede la presenza di operatori in linea: tutto il processo potrà essere gestito a distanza con processori automatizzati. A Cargnacco verranno assunte 158 figure professionali altamente specializzate.
“Il controllo remoto rende l’impianto sicuro per definizione, ma ciò che ancora si può fare e su cui la Regione impiega molti investimenti – ha aggiunto il governatore – è aumentare la cultura della sicurezza: le regole ci sono, ma la diffusione capillare della formazione è fondamentale per evitare incidenti sul lavoro che si tramutano, come abbiamo visto purtroppo anche sul nostro territorio, in eventi drammatici”.
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