Riconosciuta responsabile dei reati a lei ascritti, “unificati nel vincolo della continuazione e operata la diminuzione per il rito”, il gup del tribunale di Udine Roberto Venditti ha condannato Lisandra Aguila Rico alla pena dell’ergastolo. Lo si legge nel dispositivo emesso dal gup. Il calcolo della pena finale parte dalla base dell’ergastolo con isolamento diurno, applicabile in caso di sussistenza dell’ aggravante delle sevizie, una di quelle contestate dalla Procura all’indagata. Lo sconto per il rito abbreviato toglie dunque a Lisandra il solo isolamento diurno. Nel dispositivo il gup dichiara l’imputata in stato di interdizione legale e interdetta in perpetuo dai pubblici uffici, ordina la pubblicazione della sentenza per estratto mediante affissione nei comuni di Udine e Lignano Sabbiadoro, nonché nel sito internet del Ministero della Giustizia. Lisandra è stata inoltre condannata al risarcimento dei danni non patrimoniali patiti dalle parti civili costituite, liquidati in 560 mila euro a favore del figlio delle vittime, Michele Burgato, e in 75 mila euro ciascuno in favore di Vinicio e Bruno Sostero, i due fratelli di Rosetta, costituitisi parte civile. Il gup ha disposto il dissequestro dell’immobile di via Annia a Lignano Sabbiadoro nel quale fu compiuto il duplice omicidio. Dissequestrati anche tutti i beni, denaro ed effetti personali appartenenti a Paolo Burgato e Rosetta Sostero, ordinandone la restituzione all’avente diritto, ed i beni ed effetti personali di Lisandra, con confisca e distruzione del coltello in sequestro.