Omicidio Pordenone: le vite segrete delle vittime, lui accompagnatore lei ballerina

Omicidio Pordenone: le vite segrete delle vittime, lui accompagnatore lei ballerina

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L’omicidio di Trifone Ragone e di Teresa Costanza sta svelando una serie di vite sommerse e di seconde personalità in una sorta di Twin Peaks del nordest. Entrambi i componenti della coppia infatti oltre al loro lavoro quotidiano, militare lui, assicuratrice lei, svolgevano seconde professioni sulle quali si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti.

TRIFONE RAGONE: l’uomo che dedicava gran parte del suo tempo libero a costruirsi un fisico scolpito una volta smessa la divisa di militare in servizio alla caserma dell’Ariete di Cordenons si guadagnava degli extra con l’attività di buttafuori in discoteca e, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani locali, di accompagnatore per signore con lo pseudonimo di Luca B. Mister Lignano, re del Palmariva (discoteca nelle vicinanze) Ragone aveva una vita ben lontana da quella austera della caserma. Nessun giudizio morale in merito ma le ricerche degli inquirenti si stanno concentrando su questo filone di inchiesta convinti che qualche sgarro possa aver messo in cattiva luce l’uomo originario di Monopoli. Dagli amici della palestra è uscita anche la voce che recentemente Ragone si fosse trovato a dividere una rissa fra albanesi in una discoteca ma non pare certo che questo possa essere motivo di una esecuzione come quella occorsa alla giovane coppia.

TERESA COSTANZA: la ragazza che da un paio di anni si era trasferita a Pordenone per amore di Ragone era impiegata in una compagni assicurativa in pieno centro a Pordenone dopo che era stata impegnata in mansioni analoghe presso altre compagnie in Lombardia prima di trasferirsi in Friuli. Appena arrivata a Pordenone si era arrangiata con alcuni lavori saltuari come hostess in locali e ballerina su cubi e lapdancer.

Insomma un fiume sotterraneo sta venendo alla luce e gli investigatori sono alla ricerca