Lulzim Hadaj, l’operaio albanese di 36 anni che ieri sera ha ucciso a coltellate la moglie Irma davanti agli occhi delle loro due figlie, si preoccupa per le bambine, 8 e 10 anni, ora affidate alla nonna materna. Si chiede se riusciranno mai a perdonarlo. “L’ho trovato molto stanco, più lucido e disperato”, ha spiegato l’avvocato Bruno Dal Ben, che è andato a trovare il suo assistito in carcere oggi, dopo l’interrogatorio reso nella notte davanti al pm Barbara Loffredo. “E’ stato piuttosto lucido – ha riferito il legale – nel ricostruire una vicenda familiare in cui i rapporti erano tesi ormai da tempo e la giornata di ieri, che era trascorsa tutto sommato tranquilla fino alla lite scoppiata in serata per questioni di gestione familiare”. Secondo le dichiarazioni dell’uomo, sarebbe stata la moglie a impugnare per prima il coltello che poi lui le avrebbe sfilato di mano per colpirla ripetutamente al volto, al collo e agli arti superiori. Il numero delle ferite, da punta e da taglio, verrà chiarito dall’esame autoptico che verrà incaricato domani mattina. Sempre domani mattina verranno effettuati gli ultimi sopralluoghi nell’abitazione di via Palmarina a San Giovanni al Natisone, teatro dell’omicidio, da parte dei carabinieri che coordinano le indagini, con gli uomini della stazione di San Giovanni, del Norm di Palmanova e del Nucleo investigativo di Udine comandati dal capitano Fabio Pasquariello
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