Sono stati comunicati i primi risultati sulle rilevazioni radar fatte sotto la Fortezza di Palmanova. Esplora, spin-off accademico dell’Università di Trieste, su incarico del Comune di Palmanova, ha concluso la prima parte degli studi svolti nel mese di gennaio.
“Dai dati emerge che saranno necessari ulteriori approfondimenti. Gli studi non hanno ancora svelato tutti i misteri che la Fortezza riserva. Vogliamo andare a fondo per comprendere le peculiarità costruttive di Palmanova e per poterne apprezzare ancor più l’unicità”, così Luca Piani, assessore comunale con delega ai Bastioni, che ha seguito di persona lo svolgersi delle rilevazioni.
Aggiunge il Sindaco Francesco Martines: “Con la recente apertura al pubblico delle Gallerie di contromina, il riconoscimento UNESCO, le mostre d’arte, i grandi eventi e tutte le attività di promozione del territorio, stiamo ampliando notevolmente l’attrattività turistica della nostra città. Conoscerla ci permetterà di proporla al meglio e ampliare le possibilità di visita e l’interesse in chi vorrà venire a farci visita. Vogliamo continuare nelle indagini, non solo sulla piazza ma andando ad analizzare possibili percorsi sotterranei lungo i borghi, in particolare Borgo Aquileia, dove gli speleologi, a suo tempo, avevano rilevato parziali tracce di cunicoli di lunghezza ridotta”.
In Piazza Grande l’analisi geoelettrica 3D ha rivelato forme non regolari sotto la superficie del suolo ma nessun dato eclatante ne è emerso. Ad ora gli studiosi possono affermare che non sono state rilevate gallerie regolari partenti dal pozzo centrale ma non possono affermare che non ci sia nulla. Sono state infatti notate possibili zone d’aria, naturali o artificiali, ad una profondità tra 2 e 5 metri su specifiche zone a ovest della piazza, a circa dieci metri dallo Stendardo. Una di queste appare molto regolare su un asse che parte dal centro, indirizzato verso la Loggia. Saranno necessari ulteriori approfondimenti, attraverso radar 3D che realizzino immagini tridimensionali del sottosuolo.
Attraverso il GPR 3D (Ground Penetrating Radar) sono state svolte ulteriori rilevazioni nei pressi di Porta Cividale. Qui, all’altezza del fossato esterno, perpendicolare alla porta, è presente una galleria, già nota per rilievi eseguiti in passato, alla profondità di circa un metro e mezzo, alta due. Con la stessa tecnologia, in zona viale della Stazione, è stata analizzata una galleria che rompe con la regolarità geometrica della Fortezza. La sua presenza è stata confermata ma il suo tracciato è stato interrotto da un crollo interno.
Infine gli studi svolti si sono concentrati sulla cinta muraria esterna, in particolare su circa 400 metri nei pressi di Porta Udine. Con un’aerofotogrammetria da drone è stato realizzato un modello tridimensionale di una porzione dei bastioni a Nord Ovest, una lunetta e un rivellino, (il modulo che, ripetuto nove volte, va a comporre la forma a stella della Fortezza). Questo modello 3d, con una risoluzione al centimetro, permetterà di realizzare computi volumetrici per analizzare lo stato di conservazione dei Bastioni oltre alla possibile creazione di modelli in realtà virtuale dedicati alla promozione turistica della città.