I prossimi interventi di valorizzazione e messa in sicurezza del parco del Cormor sono stati al centro di un sopralluogo condotto nelle scorse settimane dall’assessore all’Ambiente, Enrico Pizza, insieme con i tecnici comunali guidati dal dirigente del Verde pubblico, Claudio Bugatto, con Maura Aimo ed Ezio Freschi dell’associazione Amici del parco botanico del Cormor e con l’architetto e progettista Roberto Pirzio-Biroli, già autore del master plan di valorizzazione dell’intera valle del Cormor. I lavori in previsione si concentreranno in particolare sull’integrazione e il completamento di opere di difesa del suolo e di forestazione dell’area verde.
Nello specifico verranno riconsolidate le sponde della curva convessa del torrente Cormor, lungo il perimetro a ovest del parco, a maggiore protezione del circuito ciclabile. Gli argini saranno rafforzati con manufatti di contenimento presso l’antica muraglia di deviazione delle acque di esondazione, alla base del belvedere, a ovest del grande padiglione. Sono previsti anche interventi di miglioria e consolidamento del suggestivo emiciclo della gabbionata in pietre sbozzate, con sedute per l’osservazione dell’acqua del torrente all’altezza del Circolo Ippico Friulano. Nell’elenco delle opere da programmare è finita anche la messa in sicurezza della salita al tumulo erboso con percorso a spirale, oltre al ripristino della panchina situata sulla sommità della collinetta.
“Sono stati esaminati questi e altri possibili interventi di valorizzazione paesaggistica e idraulica del parco – spiega l’assessore Pizza –, dopo i suoi primi 15 anni di intenso utilizzo da parte dei cittadini udinesi e di altri Comuni dell’hinterland”. Seguendo le memorie e i disegni del progetto originario del parco, illustrato direttamente dal suo autore, l’architetto Pirzio-Biroli, sono stati oggetto di valutazione sia le condizioni vegetative del “bosco ripariale”, a suo tempo ricostruito lungo il torrente, sia i filari di pioppi cipressini che segnano scoline e bassure dell’alveo antico del corso d’acqua.
L’assessore Pizza ha ricordato la volontà dell’amministrazione comunale di “migliorare l’insonorizzazione del parco rispetto ai rumori dell’autostrada con il ripristino e il completamento delle siepi di carpino alte 3,10 metri che, nel progetto originario, perimetravano le stanze verdi dei boschi di querce ormai cresciute, incrementando in questo modo la nidificazione. Insieme con i tecnici – continua Pizza – abbiamo anche verificato la possibilità di realizzare concretamente un’idea del sindaco Honsell con il collegamento del parco del Cormor, attraverso via Martignacco, alla valletta del Cormor nel quartiere di San Domenico, estendendo l’area verde fino a Cormor Basso, come era stato a suo tempo progettato dall’architetto Pirzio-Biroli”.
I presenti al sopralluogo hanno anche pianificato un’ulteriore prossima visita nell’area, per esaminare il restauro ambientale e il risanamento necessario e urgente dei terrazzamenti degradati e invasi da rovi e discariche tra il parco del Cormor e il parco storico del Centro Fieristico Udinese, a ridosso delle suggestive cascate del Ledra. Tale possibilità di intervento rientra nel “Piano locale di interesse sovracomunale” da realizzarsi insieme con i Comuni di Pasian di Prato, Martignacco, Pagnacco e Tavagnacco. L’associazione “Amici del Parco Botanico del Cormor”, che svolge didattica naturalistica nel parco con un crescente numero di soci, ha reso noto di aver iscritto il parco alla Società Botanica Italiana (gruppo di lavoro per i giardini storici e gli orti botanici), e aderisce al circuito internazionale del Botanic Garden Conservation.