A Zagabria un prete cattolico croato ha ammesso il reato di uso di materiale pedopornografico, ed ha raggiunto un accordo con la magistratura patteggiando una pena di un anno di carcere. Mladen Kozina, che negli scorsi dieci anni era a capo di una parrocchia nella periferia della capitale croata, è stato arrestato in ottobre nell’ambito di una vasta operazione internazionale contro la pedofilia, conosciuta sotto il nome in codice ‘Oliver’. In Croazia sono state trenta le persone coinvolte nelle indagini. Nel computer di Kozina la polizia aveva trovato migliaia di foto a contenuto pornografico, che mostravano neonati e bambine. La notizia dell’arresto del sacerdote è stata diffusa dell’Arcivescovato di Zagabria, che lo ha immediatamente sospeso in attesa del processo. Non ci sono finora indizi o testimonianze su un suo eventuale abuso diretto sui minori. Si tratta del terzo prete cattolico condannato per pedofilia in Croazia negli ultimi cinque anni.
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