Ospite d’onore ieri (sabato 1 ottobre) in Fiera il noto critico d’arte con le sue riflessioni a tutto tondo nel padiglione 9 declinato al food design con Friuli Future Forum
In uno dei padiglioni architettonicamente più suggestivi del quartiere fieristico udinese, il padiglione 9, chiaro esempio di archeologia industriale recuperato e riutilizzato ai fini attuali, si è svolto oggi l’atteso e affollatissimo incontro con Philippe Daverio, ospite d’onore di Casa Moderna 2011: ad accoglierlo il Presidente di Udine e Gorizia Fiere Luisa De Marco e il Presidente della Camera di Commercio di Udine Giovanni Da Pozzo. Ad attenderlo numerosi giornalisti, appassionati e tantissimi visitatori che non si sono persi l’occasione di ascoltare le riflessioni del noto conduttore televisivo, ma soprattutto di un Daverio dal background Bocconiano, un Daverio antropologo culturale, docente di design di architettura, critico d’arte nella misura in cui – come afferma lui stesso – «devo distinguere l’autentico dal contraffatto».
Un compito non da poco, ma che nel padiglione 9 curato dalla Camera di Commercio di Udine nel solco di progettualità e promozione di Friuli Future Forum, è riuscito più congeniale coniugando Food e Design, Bello e Buono.
«La più bella lezione di cucina che io abbia mai sentito!». Se a dirlo è stato un esperto del gusto come Walter Filiputti, c’è da crederci: la conversazione con il pubblico di è stato un vero successo. L’eclettico Daverio, frequentatore e conoscitore del Friuli fin da quando era bambino – ha sposato perfettamente lo spirito di FFF, fornendo spunti preziosi di analisi della società e della cultura attraverso una colloquio aperto, brillante, colto e informale allo stesso tempo, su cibo, vino, design e futuro, che ha attratto e affascinato un pubblico numerosissimo e partecipe. A introdurre l’interessante pomeriggio, il presidente della Cciaa Giovanni Da Pozzo assieme al presidente della Fiera Luisa De Marco, che hanno siglato una nuova affermazione per la rinnovata sinergia Cciaa-Fiera, unite nella promozione dell’economia friulana grazie a un lavoro di squadra rilanciato in occasione di Friuli Doc, confermato a Casa Moderna e pronto ad affrontare anche Good, a fine mese, sotto ottimi auspici.
«La Fiera – ha affermato De Marco – è onorata di ospitare una personalità come Daverio, capace di circumnavigare il mondo e la sua storia, artistica e non solo, restituendone con meravigliosa semplicità una sintesi profondissima. Con Casa Moderna, ma anche con gli altri eventi in programma, la Fiera è e fa anche cultura e nella generale situazione attuale, molto vacillante, la cultura è un punto di riferimento da non perdere mai di vista e sui cui investire» E proprio da un’affermazione di Daverio secondo il quale «il vino del futuro sarà un vino dialettale, come lo sarà il linguaggio del futuro» – il Presidente De Marco ha sottolineato la continuità di questo percorso culturale e sinergico con la Camera di Commercio di Udine, «un lavoro di squadra che porterà al Salone Good (28 ottobre – 1° novembre) dedicato alle eccellenze dell’enogastronomia, eccellenze che sono diventate tali proprio perché provenienti da una storia, da una tradizione, da un territorio, da un sapere».
«Siamo lieti che il professor Daverio abbia accettato il nostro invito – ha detto il presidente Da Pozzo – perché è un attento lettore della cultura del bello e del buono, nel contesto attuale sempre più internazionalizzato. Lo abbiamo voluto a Casa Moderna e, in particolare, nello spazio gestito dalla Camera di Commercio sotto l’egida di FFF: è protagonista perfetto per arricchire di nuovi, brillanti contenuti il nostro progetto, racchiuso nelle 3 Effe. Quella di “Friuli”, con le sue forti radici, quella di “Future”, perché puntiamo all’innovazione e allo sviluppo, e quella di “Forum”, di cui questa conversazione con il nostro ospite e il pubblico è esempio. In particolare, sintetizziamo qui al padiglione 9 il concetto di bello e di buono, da un lato con Ciboduemilaventi, primo filone di FFF, e gli appuntamenti legati al mondo del cibo e dell’agroalimentare, dall’altro con il design, attraverso la mostra dell’Asdi, allestita nel soppalco, che anticipa il prossimo filone al centro degli sviluppi di FFF per il 2012».
Daverio ha stregato il pubblico partendo del cibo e da vino per parlare dell’Italia e del Friuli. «Prima della prima guerra mondiale, eravamo il Paese più bello del mondo – ha detto –, ma anche uno dei più poveri. Ora non siamo più il più bello, ma fortunatamente nemmeno il più povero. Siamo diventati un Paese “carogna”, che odia i giovani e la creatività, ma siamo anche un Paese “buono” perché siamo attenti al gusto e alla qualità del cibo e della vita». Uno spunto per cominciare la sua analisi a 360 gradi, fra temi programmati e preziosi fuori programma nati dalla condivisione del Forum, con i suoi punti di vista su design, vino e food nell’ottica dell’ibridazione in cucina e quindi sul servizio a tavola, da quello alla francese a quello alla russa, con tutte le evoluzioni nella presentazione della sala da pranzo e della cucina come luogo vissuto della casa, in continua trasformazione. Daverio ha insistito soprattutto sul tema dei giovani come simbolo del futuro e ha applaudito al concetto di fondo di FFF. «Nessuno in Italia si chiede che cosa succederà fra 15 anni. Il fatto che voi qui in Friuli lo stiate facendo è interessantissimo» ha detto.
Il successo di questo sabato di Casa Moderna spalanca le porte alla giornata di domani (domenica 2 ottobre) che non mancherà di mantenere alto l’indice di gradimento che questa fiera dedicata alla casa e all’abitare sta riscuotendo. Con stand aperti al pubblico dalle ore 10.00 alle 21.00, gli espositori di Casa Moderna sono pronti per l’allungo finale e per presentare al meglio le loro proposte per chi vuole costruire, ampliare o rinnovare la propria abitazione potendo scegliere far le migliori firme dell’arredamento design. Ultimi due giorni anche per Casa Biologica, allestita al padiglione 7, attenta al risparmio energetico e all’eco-sostenibilità.
Oggi, al padiglione 9, dalle ore 15.00 alle 19.00 l’ultimo appuntamento della Cciaa su “Cucina vissuta e cucina cucinata: tendenze e assaggi” sotto la regia di Walter Filiputti e la partecipazione di chef e artigiani del gusto.