Sulla questione profughi, il Sindaco Alessandro Ciriani ha stilato un preciso piano articolato in due fasi, una emergenziale e un’altra di sistema, allo scopo di dare ai cittadini concrete risposte per governare il fenomeno.
«Gli interventi, in accordo con la Polizia Locale e gli organi periferici dello Stato – sottolinea il primo cittadino – sono finalizzati a sancire il rispetto delle regole del vivere civile e la tutela del decoro della città, con una definita attenzione ai valori dell’accoglienza che sono propri di Pordenone».
Per potenziare il controllo del territorio, il Sindaco ha dato disposizioni di attivare un processo di mobilità esterna per appartenenti al Corpo di Polizia Locale e una procedura di mobilità interna per personale non di polizia, da adibire a compiti amministrativi, liberando così risorse di agenti che potranno, in tal modo svolgere compiti propri della polizia, con particolare riferimento all’emergenza immigrati.
Il Sindaco ha inoltre ha preso contati con l’assessore regionale Paolo Panontin chiedendo la disponibilità della Regione Friuli Venezia Giulia, affinché valuti la possibilità di distaccare alcuni agenti dell’ex polizia locale della Provincia, ora transitati nel Corpo Forestale Regionale, per affiancare la polizia municipale della città nella questione profughi. Infatti di concerto con il Comandate del Corpo col. Arrigo Buranel ha stabilito che sarà costituita un’apposita squadra di agenti a cui sarà affidato il compito di occuparsi dei fenomeni legati all’immigrazione e per il controllo dei parchi e delle zone più frequentate dai profughi.
Il piano inoltre prevede anche il contrasto ai fenomeni di abusivismo e alla presenza di mendicanti.
Nell’ambito delle iniziative emergenziali, pur scusandosi con la cittadinanza, il Sindaco comunica che nel giro di una dozzina di giorni, in accordo con le autorità di governo e di pubblica sicurezza, sarà attivato il blocco del wi-fi, creando uno o più punti specifici concentrati in aree da definire.
Un’altra iniziativa in itinere prevista per settembre, riguarda l’impiego dei profughi nei lavori di utilità sociale a vantaggio della comunità intera. Gratuitamente, sotto la tutela di tutor e operatori volontari, una cinquantina di profughi opportunamente preparati e tutelati, per quattro/cinque mesi saranno impiegati nel mantenimento del decoro e della pulizia dei parchi, delle arre pubbliche e delle altre zone della città che necessitano di una manutenzione limitata ma necessaria.
«È un piano organico – precisa il sindaco Alessandro Ciriani – volto a tutelare i diritti dei cittadini, a non lederne le aspettative per una città pulita e ordinata e mitigare gli effetti di un fenomeno di livello internazionale. Importante sarà la collaborazione e il prezioso ausilio delle Forze di Polizia e di Polizia Locale – conclude il Sindaco – che ringrazio fin d’ora per l’eccellenza del servizio svolto che contribuirà a perfezionare il piano che abbiamo predisposto».
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