Pirandello è tra gli autori più quotati per la Maturità 2017

Pirandello è tra gli autori più quotati per la Maturità 2017

Pirandello

Pirandello è tra gli autori più quotati per la Maturità 2017, tanto da essere il più votato dagli studenti nella prima trance del totoesame 2017 di Skuola.net, che ogni anno azzarda un pronostico sulle possibili tracce in prima prova. Per tutti coloro che scommettono su un brano del romanziere siciliano per l’analisi del testo o per il saggio breve, il portale propone cinque temi della poetica pirandelliana.

1. La follia
La follia è un tema molto trattato da Pirandello e ha segnato in modo particolare la vita dell’artista stesso: la moglie, infatti, fu ricoverata in ospedale per una malattia mentale. La follia è definita come una condizione in cui si esce dalle norme che regolano i comportamenti della massa. Essa però non è vista come un elemento negativo, bensì come un qualcosa di fondamentale per l’uomo, l’unica cosa che gli permette il contatto reale con la natura, e un rifugio dal dramma dell’esistenza. La follia è il tema principale dell’Enrico IV, dove il protagonista prima impazzisce, poi tornato normale si trova costretto a fingere di essere ancora pazzo: potrebbe essere proprio questa l’opera per l’analisi del testo alla Maturità o per un saggio sulla follia?

2. La maschera: illusione vs realtà
Il contrasto tra illusione e realtà è il dramma dell’uomo: quando ci si accorge che l’illusione è un inganno e la realtà è molto al di sotto di essa, si sente sconfitto e impotente. Di conseguenza è impossibile avere un rapporto reale con gli altri e soddisfare le aspettative della società, che non si cura del singolo. Per questo, secondo Pirandello, gli uomini non sono mai come vorrebbero essere realmente, ma sono costretti ad indossare una maschera. Questo è il dramma del protagonista dell’Enrico IV e di Martino Lori in Tutto per bene, o di Mattia Pascal in Il fu Mattia Pascal: sono tutti costretti in una maschera o in un’etichetta ben distinguibile, ma profondamente irreale.

3. Il contrario
Il sentimento del contrario per Pirandello consisteva nel distruggere una qualsiasi realtà possibile, considerata da tutti vera e scontata, per trasformarla nel suo esatto contrario, totalmente imprevedibile. L’esempio più calzante è Il fu Mattia Pascal, in cui il protagonista, credendo di aver ottenuto la libertà con la sua morte, si accorge che quella è un’altra prigione. Interessante opera sul tema è anche Ma non è una cosa seria, dove il matrimonio del protagonista Memmo Speranza, inizialmente vissuto come un gioco, diventa una cosa serissima.

4. Il relativismo
Pirandello sostiene che tutto è relativo: ciò che per una persona è valido può non esserlo per un’altra. La verità assoluta non esiste e ognuno ha la sua, vendendo le cose in modo soggettivo. La verità assoluta, in poche parole, non esiste: ci sono invece milioni di punti di vista differenti, quelli degli occhi delle persone e delle prospettive in cui si guarda una persona o un fatto. Riguardo a questo tema bisogna tenere a mente una delle opere più famose dell’autore: Uno, nessuno e centomila, in cui il protagonista (Vitangelo Moscarda), scoprendo di avere il naso leggermente storto, ha una crisi esistenziale che lo porta a una ricerca di sé stesso frustrante, da cui ottiene solamente un totale annullamento e la follia.

5. L’umorismo
L’umorismo caratterizza molte opere di Luigi Pirandello. Non è altro che il “figlio” del contrasto tra illusione e realtà. L’ironia e l’umorismo non sono altro che l’apparire del contrario e dell’imprevedibile: una concezione che riassume la visione del mondo dell’autore, paragonabile a un immenso palcoscenico, dove l’uomo è la sua maschera. L’opera fondamentale è proprio L’umorismo, saggio del 1908.