In Friuli Venezia Giulia, nel quarto trimestre del 2016, secondo le stime dell’Istat il numero di occupati si è attestato a 501.300 unità, 7.300 in più rispetto allo stesso periodo del 2015 (+1,5%). Nella media dell’intero 2016 la crescita risulta pari a 3.100 unità (+0,6% e 498.600 occupati). Per il secondo anno consecutivo, dunque, si rileva un aumento dell’occupazione regionale, dopo il livello minimo toccato nel 2014 (in media meno di 495.000 unità), anche se i valori pre-crisi rimangono ancora lontani (quasi 520.000 occupati nel periodo 2007-2008). Lo rileva un’indagine del ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo su dati Istat.
La dinamica espansiva dello scorso anno ha interessato solo la componente femminile (+5.100 unità), mentre quella maschile mostra una flessione (-2.000 occupati). A livello territoriale Udine e Pordenone presentano risultati positivi (rispettivamente +2.000 e +2.900 occupati), mentre Gorizia e Trieste evidenziano diminuzioni. L’aumento registrato in Fvg (+0,6%) è stato inferiore sia a quello delle altre regioni del Nordest (che nel complesso fa registrare un +1,7%), sia rispetto a quello nazionale (+1,3%). Per quanto riguarda i settori produttivi, nel 2016 si registrano incrementi in tutti gli ambiti (il comparto del commercio, alberghi e ristorazione presenta la crescita maggiore, +3.100 occupati), tranne che in quello delle costruzioni (-4,200 unità nell’ultimo anno). Nello scorso anno è continuata la crescita della componente dipendente (+9.100 unità), trainata nel 2015 dal forte incremento delle nuove assunzioni a tempo indeterminato, mentre nel 2016 è stata prevalente la dinamica positiva dell’occupazione a termine, a causa soprattutto del ridimensionamento degli sgravi contributivi concessi alle imprese. L’occupazione indipendente risulta invece in ulteriore calo (-6.000 unità), testimoniato anche dalla sensibile diminuzione delle nuove aperture di partite iva in regione nell’ultimo biennio.
Una caratteristica della ripresa dell’occupazione negli ultimi anni è stata la diffusione sempre maggiore del part time, non solo per le donne ma anche per gli uomini. In termini assoluti il numero di occupati part time in regione è passato da circa 76.000 nel 2011 a quasi 97.000 nel 2016. In percentuale si tratta ormai di quasi il 20% degli occupati del Fvg (il 19,4% nel 2016). In proposito si può ricordare che il notevole aumento dell’occupazione a tempo indeterminato registrato nel 2015 (oltre 12.000 unità in più nel settore privato esclusa l’agricoltura secondo i dati forniti dall’Inps) ha riguardato soprattutto le posizioni a tempo parziale.
Per completare l’analisi del mercato del lavoro occorre esaminare anche la dinamica del tasso di occupazione, ossia il rapporto percentuale tra il numero di occupati e la popolazione nella fascia di età compresa tra 15 e 64 anni. Nella nostra regione, poiché negli ultimi anni si è ridotta notevolmente la popolazione in età attiva (di quasi 25.000 residenti tra il 2007 e il 2016, la fonte è sempre l’Istat), si può riscontrare un aumento del tasso di occupazione già a partire dal 2014, dopo il punto di minimo del 2013 (pari a un tasso di occupazione del 63%). Il livello raggiunto nel 2016 (64,7%) è inoltre quello più elevato registrato dal 2009 a oggi. Tale recupero è attribuibile principalmente alla componente degli over 55, passata da un tasso di occupazione del 30% nel 2007 a oltre il 50% nel 2016.
In maniera speculare alla crescita dell’occupazione, nel 2016 è diminuito il numero di persone in cerca di lavoro in regione, ai livelli più bassi dal 2013 a oggi. Il livello della disoccupazione rimane comunque ancora elevato e superiore alle 40.000 unità (40.600) nella media dell’ultimo anno.
Il tasso di disoccupazione regionale nel 2016 è sceso dall’8% al 7,5%, che rimane comunque il valore più alto nell’ambito del Nordest. Il tasso di disoccupazione femminile ha sfiorato il 10% (9,5%), quello maschile si è attestato invece al 6%.
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