Il progetto Humus Park – organizzato dal Comune di Pordenone con la collaborazione artistica di Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga – dopo aver visitato il Parco del Seminario, per la sua seconda edizione si sposta in un altro luogo speciale della città di Pordenone, il Parco del Castello di Torre: ricco non solo di verde, ma anche di acqua sorgiva (con il particolarissimo fenomeno delle risorgive), di storia antica (il castello ospita il Museo Archeologico, e poco più in là si trovano i resti di una villa di epoca romana ), storia medievale (epoca della costruzione del castello) e contemporanea (con i vicini edifici interessante esempio di archeologia industriale). Qui si troveranno una trentina di artisti nazionali e internazionali per dare vita alla seconda edizione del meeting di Land Art naturalistica. A coppie lavoreranno per una settimana facendosi ispirare dal luogo e da ciò che la natura offrirà loro, creando le opere d’arte che andranno a costituire una suggestiva galleria en plein air, libera da vincoli di possesso dell’opera o commerciali.
Humus Park propone una relazione Uomo-Natura che non sia più prevaricazione, ma rispetto, dialogo e relazione. L’artista prende in prestito i materiali che la Natura mette a disposizione, ci “gioca” lasciando poi che essa continui l’opera, riappropriandosene. Un processo, quello dell’inesorabile e affascinante ciclo vita-morte, cui il pubblico è chiamato ad essere testimone: osservando gli artisti al lavoro, ammirando le opere finite e seguendole poi nel loro ciclo naturale.
Humus Park è un luogo di incontri e relazioni. Gli artisti locali incontrano gli artisti internazionali, l’arte dialoga con la natura, i cittadini riscoprono la propria città, i visitatori scoprono l’altra faccia di Pordenone: non solo cittadina vivace dal punto di vista economico, ma attenta all’ambiente e consapevole del proprio patrimonio naturale, che nell’ultima statistica di Legambiente la vede al quinto posto per superficie di verde fruibile per abitante. Un messaggio di rispetto e attenzione verso l’ambiente, che si rispecchia anche nella ricerca di importanti aziende del territorio come Valcucine ed Electrolux, partner privati dell’Amministrazione Comunale per questo progetto, sostenuto anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Gli artisti
Gli artisti vengono da Danimarca, Stati Uniti, Russia, Sud Africa, Messico, Francia, Italia, Svizzera, Germania e Norvegia: Tommy Eide, Gilles Bruni, Gabriele Meneguzzi, Marie Helene Hess-Boson Vincenzo Sponga, Kai Bratbergsengen, Guerrino Dirindin, Marina Bulatova, Paola Paronetto, Anna Catharina Janse Snyman, Giacomo Chiarandini, Runi Kristoffersen, Giorgio Chiarello, Lene M Christiansen, Petrus Claasen Janse van Rensburg, Henry DeFauw, Fabio Dirindin, Monica Martinez, Marco Pasian, Gianni Pasotti, Giulia Simonetto, Galaad Pringent, Harry Schaffer, Ruggero Bosco, Wolf Warnke, Carlo Vidoni, Marisa Bidese, Armando Vidoni. Provengono da diversi ambiti artistici, ma hanno in comune la vicinanza poetica alla Land Art naturalistica.
La fotografia
Fondamentale per le opere realizzate con materiali naturali e soggette quindi all’azione del tempo e degli agenti atmosferici è la documentazione fotografica, affidata all’Accademia di Belle Arti di Venezia con il coordinamento del prof. Guido Cecere. Gli scatti fisseranno gli attimi unici e irripetibili della creazione artistica e il risultato finale, con la consapevolezza della “mutevolezza” dell’opera.
Il luogo
Il Castello di Torre, sito sulle sponde del fiume Noncello che da il nome alla città di Pordenone, è di origine medievale e ospita il Museo Archeologico, ma tutta l’area è di interesse storico, poiché si sono trovate tracce di insediamenti antichi e non lontano ci sono i resti di un’antica villa romana.
Poco distante ci sono anche diversi edifici interessanti dal punto di vista dell’archeologia industriale, come l’ex cotonificio e le Officine Marson, quest’ultime a breve sede dell’Immaginario Scientifico.
Il parco è notevole anche dal punto di vista naturalistico, perché offre un esempio del tipico fenomeno delle risorgive, le limpide acque che riaffiorano spontaneamente in superficie, mantenendo una temperatura costante e dando luogo a un particolare habitat per piante e animali.
La vicina Bastia ospita la sede della biblioteca di quartiere un ristorante con annessa una televisione digitale.
Collaborazioni
Collaborano con l’Amministrazione Comunale l’Istituto Statale d’Arte “ Galvani” di Cordenons e l’associazione Amici della Cultura.
La prima edizione e il catalogo
Humus Park è un progetto biennale e la prima edizione, che riscosso notevole interesse tra il pubblico e i media, si è svolta nel Parco del Seminario nel 2008. Nel 2009 è stata presentato il catalogo, edito dal Comune di Pordenone, e allestita una mostra con gli scatti fotografici più belli, che poi è stata anche richiesta all’estero.