Tutto pronto per la 25ma edizione del Miv Festival, che propone, come evento clou dell’agosto dell’Estate a Pordenone quattro giorni di festa e concerti al Parco IV Novembre di Pordenone, che ospiterà in contemporanea anche il Finger Food Festival, festival del cibo di strada e dei birrifici artigianali di tutto il mondo. Sono quattro le serate in programma, dal 22 al 25 agosto con ingresso gratuito, capaci di venire incontro a gusti musicali differenti, spaziando dal rock a ritmi reggae, da echi post punk a melodie new wave. Sul palco dalle 21 Sick Tamburo, Luciano “The Messenjah”, Echo & the Bunnymen, Heaven 17.
Si partirà mercoledì con i Sick Tamburo, gruppo musicale pordenonese di alternative rock capitanato da Gian Maria Accusani ed Elisabetta Imelio, che chiuderanno nella loro città il loro tour estivo, che ha visto anche una reunion dei Prozac +. La band che si presenta i formazione variabile per un concerto che ogni volta è un’esperienza diversa ha all’attivo hanno quattro album, tutti con il marchio dell’etichetta La Tempesta. Prima e dopo i Sick Tamburo ci saranno le selezioni del dj triestino Marco Bellini. Mercoledì 23 agosto sarà la volta di Luciano The Messenjah, nome d’arte del cantante giamaicano Jepther McClymont, 54 anni. Uno pseudonimo, per l’artista reggae, derivato da Pavarotti, per la potenza della voce, e il termine che significa messaggero, per la sua fortissima fede rasta. Nel 1993 Luciano arrivò in cima alle classifiche musicali con la sua cover del Cheryl Lyns RnB hit Shake It Up Tonight e a oggi vanta la pubblicazione e la collaborazione in oltre 40 album. Il 24 e 25 agosto, spazio invece a Echo & the Bunnymen e agli Heaven 17. Due gruppi inglesi che hanno fatto la storia musicale degli anni Ottanta. Gli Echo & the Bunnymen, si sono formati a Liverpool nel 1978 come gruppo post punk. Inizialmente il gruppo era composto da Ian McCulloch, Will Sergeant e Les Pattinson e successivamente dal batterista Pete De Freitas. Sono diventati famosi per album come Heaven Up Here, Porcupine e Ocean Rain in cui è contenuta la canzone The Killing Moon. Scioltisi nel 1989 quando il cantante Ian MuCulloch decise di intraprendere la carriera solista, si riunirono nel 1997 e sono tuttora in attività con il frontman affiancato dal chitarrista originale, Will Sergeant. Vantano tre dischi d’oro e 12 album di successo. Ed è di prossima uscita “The Stars, The Ocean & The Moon” che contiene 13 classici più due inediti “The Sonambulist” e “How Far?”, che dal vivo a Pordenone.
Gli Heaven 17, che chiuderanno il festival, sono nati invece negli 1980 a Sheffield, formati in origine dai tastieristi Martyn Ware e Ian Craig Marsh (provenienti dagli Human League) e dal cantante Glenn Gregory. Con il loro synth pop raggiunsero grande popolarità grazie ai singoli Let Me Go, Trouble e Temptation, quest’ultimo impreziosito dalla voce di Carol Kenyon: Temptation fu poi ripreso dalla band gothic metal inglese Cradle Of Filth nel loro album Thornography. Ritiratosi ufficialmente dal gruppo Carig Marsh nel 2008, la band ha comunque proseguito a esibirsi. Chioschi gastronomici e dj set dalle 18.
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