I Procol Harum, una delle band leggendarie del panorama internazionale, ritenuti autentici profeti del genere progressive rock, celebrano 50 anni di carriera con un nuovo album, “Novum” (il tredicesimo della band uscito lo scorso aprile, che segue a 14 anni di distanza il precedente “The Well’s On Fire”) e con un tour europeo che li porterà a grande richiesta anche in Italia in autunno, da dove mandano dal 2010. Un’occasione speciale e imperdibile per vedere il gruppo finalmente sul palco. La band sarà al Palasport Forum di Pordenone sabato 7 ottobre per l’unico live nel nordest della mini tournée italiana che conta solo altre due date a Milano e Roma. I biglietti per lo show di Pordenone, organizzato da Zenit srl, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Pordenone, saranno in vendita sul circuito Ticketone a partire dalle 12.00 di lunedì 12 giugno. Info e punti vendita su www.azalea.it .
I Procol Harum si formano nel 1967 dal sodalizio tra Gary Brooker, pianista dei Paramounts, e dell’amico Keith Reid (spesso definito il Mogol della musica leggera inglese). Dal loro incontro nasce così uno dei più grandi gruppi rock di tutti i tempi, uno dei primissimi gruppi progressive inglesi, che, nell’anno del debutto, sbanca letteralmente il mercato discografico internazionale con “A Whiter Shade of Pale”, uno dei singoli più venduti al mondo (ben 10 milioni di copie) ed una delle canzoni più riconoscibili e suonate di sempre. In Italia rimase per mesi in testa alla hit parade, e da molti è conosciuta nella versione italiana. I Procol Harum hanno regalato al pubblico una decina di album con brani celebri, tra i quali ricordiamo “Homburg”, “Conquistador”, “Pandora’s Box”, “As Strong as Samson”, “A Salty Dog” (divenuta popolarissima sigla della televisione), e tutti quelli di un album tanto bello quanto sottovalutato degli anni ’70 come ”Grand Hotel”. Il nuovo album “Novum” è invece composto da undici canzoni scritte dall’intera band con l’aiuto del paroliere Pete Brown (già noto in passato per la sua collaborazione con i Cream) e questa metodologia compositiva ha dato un indirizzo diverso e del tutto nuovo alle canzoni. La copertina è opera di Julia Brown e richiama quella dell’omonimo album di debutto del 1967. Mezzo secolo fa con quel disco i Procol Harum hanno contribuito a definire il rock progressivo senza smarrire le radici blues e soul che li hanno sempre contraddistinti. L’attuale line up, nata negli anni 90 e guidata sempre dall’ incontrastato leader Gary Brooker (voce e piano), include anche Matt Pegg al basso (Jethro Tull, Ian Brown), Geoff Dunn alla batteria (Jimmy Page, Dave Stewart, Van Morrison), Geoff Whitehorn alla chitarra (Roger Chapman, Paul Rodgers, Roger Daltrey) e Josh Phillips alle tastiere (Brian May, Lionel Ritchie, Pete Townshend e Midge Ure).
Dopo aver fatto la storia, vendendo decine di milioni di dischi nel mondo, la band considerata precursore del cosiddetto “suono orchestrale”, torna ora per sulle scene per festeggiare il meraviglioso traguardo del 50° anno di straordinaria carriera. Dopo l’uscita del nuovo album ad aprile, lavoro già salutato positivamente dalla critica, la band partirà dunque per un ricco tour europeo, toccando anche l’Italia, per portare al pubblico, dopo sette anni dall’ultimo live nello stivale, i suoni e le atmosfere che hanno contribuito a scrivere la storia del progressive rock mondiale, influenzando generazioni e decine di band a venire. L’appuntamento per i fan della grande musica progressive e non solo è quindi per il prossimo 7 ottobre al Palasport Forum di Pordenone
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