«L’edizione della ripresa, della ripartenza. Sarà un’edizione senza dubbio straordinaria, come lo è il tempo che stiamo vivendo. Arriva il momento in cui si accende il desiderio di riprendersi la vita: è successo dopo tante catastrofi e pestilenze, è accaduto dopo l’ultima guerra mondiale e i nostri padri se lo ricordano. Pordenonelegge 2021 rappresenta tutto questo, un contesto di rinascita, e dovrà essere gestito con intelligenza per garantire la sicurezza e la protezione di tutti, nel corso delle attività in presenza». Il presidente di Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti ha così introdotto la 22^ edizione della Festa del Libro con gli Autori, presentata questa mattina – 22 luglio 2021 – a Palazzo Badini, nel cuore di Pordenone. A proposito di sicurezza, è certamente rilevante l’orientamento per il pubblico in presenza a pordenonelegge 2021, anticipato dal presidente Agrusti: «La libertà individuale non può essere mai quella di infettare – ha spiegato – per questo le prenotazioni per assistere agli eventi della 22^ edizione di pordenonelegge dovranno essere corredate dal green pass. Sarà un’edizione festosa e innovativa – ha aggiunto Agrusti – perché le cose collaudate esigono manutenzione e al tempo stesso rinnovamento. Il festival si estenderà, in sede inaugurale, ad altre due città, Trieste e Lignano. Due sedi sul mare per cogliere l’idea e il senso di infinito, la speranza di oltrepassare ciò che vediamo normalmente. Pordenonelegge rappresenta un fattore culturale ed economico, ma anche un elemento di straordinaria socialità, e la Festa del Libro permetterà alle persone di tornare a incontrarsi: vogliamo ricreare, in sicurezza, l’esperienza sociale della comunità che si ritrova intorno ai libri».
La conferenza stampa di presentazione di pordenonelegge 2021, condotta dal Direttore di Fondazione Pordenonelegge Michela Zin, ha permesso di spaziare idealmente sul territorio, dove il festival proporrà quest’anno una significativa quota di incontri del cartellone, coinvolgendo sette Comuni della provincia – Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento e Spilimbergo – oltre a Trieste e Lignano dove faranno tappa gli eventi della giornata inaugurale.
Il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, ricordando l’impegno di squadra delle istituzioni e realtà culturali della città in vista di obiettivi prestigiosi come i titoli di “Capitale della cultura” e “Capitale del Libro”, ha sottolineato le cupezze del lungo periodo pandemico, così simile a un romanzo fantascientifico, auspicando un’evoluzione dai toni rasserenanti, come un «romanzo leggero capace di accompagnarci verso la normalità, e di restituirci il diritto a riflettere, divertirci e confrontarci in sicurezza, il diritto quindi alla socialità. Intorno a pordenonelegge negli anni si è sviluppato un terreno fertile – ha osservato – e la città può guardare adesso con orgoglio alla ricchezza culturale del suo territorio».
Un saluto dalla città di Trieste è arrivato attraverso l’intervento del sindaco Roberto Dipiazza, che ha espresso l’auspicio di un ulteriore potenziamento della collaborazione con Pordenone, Gorizia e Udine, formulando gli auguri di buon lavoro alla manifestazione che proprio nel capoluogo giuliano porterà un momento saliente della prima serata, mercoledì 15 settembre.
Il sindaco di Lignano Luca Fanotto, ricordando le sinergie avviate con Fondazione Pordenonelegge per la realizzazione del Premio Hemingway, ha sottolineato l’importanza di coniugare le esperienze culturali alla proposta turistica, al mare e alla spiaggia: «puntare sulla qualità dei servizi – ha dichiarato – fa la differenza e permette di costruire proposte di alta qualità per turisti e visitatori».
Nel merito del cartellone sono entrati i curatori del festival, a cominciare dal direttore artistico Gian Mario Villalta: «con questa edizione vorremmo lasciare traccia – ha spiegato – Un po’ come la ruota che quest’anno illustra pordenonelegge. L’immagine dello pneumatico è fortemente evocativa: la sua radice, pneuma, ci riporta all’esperienza del respiro, alla ricerca di aria nuova e di uno spirito rinnovato che favorisca la svolta verso una direzione più serena». Villalta ha ricordato l’articolato network di collaborazioni e sinergie intessuto da pordenonelegge a livello locale, regionale e nazionale: tanti progetti condivisi con realtà ed enti culturali, «affluenti grandi e piccoli per garantire la varietà delle proposte e le novità di questa edizione».
Intorno a pordenonelegge come festival “letterario” si è soffermato Alberto Garlini, osservando che l’edizione 2021 rende questa vocazione ancora più evidente attraverso l’ospitalità di tante e prestigiose voci della letteratura italiana e internazionale. «In fondo facciamo sempre letteratura attraverso le storie che raccontiamo – ha spiegato – L’edizione 2021 di pordenonelegge si declinerà attraverso molti dialoghi fra autori: il confronto permette di modificare e rivederele proprie posizioni, di metterci in discussione ed entrare in empatia con gli altri». E Valentina Gasparet ha focalizzato sulla caratteristica principale di pordenonelegge: la capacità di intrecciare la letteratura con mondi diversi, di offrire nuove chiavi per leggere il mondo attraverso i libri. Tanti gli intrecci con la letteratura, l’arte, il fumetto, lo spettacolo, la grande musica. «Questa edizione – ha ricordato – permetterà al pubblico di pordenonelegge di assistere ad una eccezionale anteprima, quella di “Amen”, il primo testo teatrale del filosofo Massimo Recalcati. Come sempre pordenonelegge si apre ai più giovani, attraverso percorsi dedicati agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado: molti saranno accessibili online o su piattaforma, e spazieranno dalla narrativa alla scienza, dalla storia all’attualità».
«A pordenonelegge 2021 – ha anticipato Michela Zin direttrice Fondazione Pordenonelegge – torna anche il merchandising, con gli spazi di pordenonelegge shop che permetteranno al pubblico e a tutti gli appassionati di ritrovare la coloratissima Collection della Festa del Libro. E tornano anche gli adoratissimi Angeli di pordenonelegge, questanno una cinquantina in più della passata edizione, mediamente classe 2004: un auspicio per le future edizioni …»
In chiusura di conferenza stampa l’intervento dell’Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia Tiziana Gibelli, che ha descritto pordenonelegge come un “patrimonio comune del territorio regionale”. «Le buone pratiche vanno estese – ha osservato – Per questo siamo felici di aver favorito il potenziamento delle sinergie di promozione culturale fra Fondazione Pordenonelegge e altre realtà del Friuli Venezia Giulia. A favore di pordenonelegge, oltre alla capacità di attrarre il sostegno dei privati in favore delle iniziative culturali, depone certamente lo studio firmato dal prof. Guido Guerzoni, presentato un mese fa proprio dall’Assessorato alla Cultura della Regione FVG, che lo ha commissionato. Pordenonelegge spicca per il suo effetto moltiplicatore: per ogni euro investito dall’ente pubblico ben 9,8 ricadono sul territorio, con indubbio apporto alla determinazione del Pil».