Charlie Arturaola, uno dei “dieci migliori palati” degli Usa per l’American sommelier association e insignito, pochi mesi fa a Vinitaly del prestigioso riconoscimento di International wine and spirits “Comunicatore dell’anno”, ha tenuto a battesimo la IX edizione del Premio Collio, organizzata dal Consorzio di tutela dei vini Collio e Carso, in collaborazione con la facoltà di agraria dell’Università degli studi di Udine, il Mib School of management di Trieste e l’Arga Friuli Venezia Giulia e ospitata stasera a Palazzo Locatelli a Cormòns, messo a disposizione dall’amministrazione comunale.
La giuria ha scelto i vincitori, fra i tantissimi servizi giornalistici che hanno dato lustro, nell’ultimo anno, al territorio del Collio e ai suoi vini. Il premio dedicato alla stampa nazionale è stato assegnato alla firma del Sole 24 ore Maria Luisa Colledani per il suo “Rapporto vino”, pubblicato il 17 ottobre del 2011 sul quotidiano economico, in cui ha avuto grande spazio anche la realtà del Consorzio Collio e Carso. “Un rapporto che ha messo in risalto la qualità del prodotto vino come volano per lo sviluppo economico di un territorio” la motivazione della giuria. A Delphine Veissiere, ceo di Gilbert &Gaillard Italy, è stato consegnato invece il premio per la stampa internazionale. Sulle colonne della celeberrima guida ai vini, una vera e propria bibbia per gli addetti ai lavori e gli appassionati, nel 2011 sono stati dedicati ai vini del Friuli Venezia Giulia e in particolare del Collio numerosi servizi, focalizzati su un’analisi attenta e critica delle opportunità ancora non sfruttate dalla nostra enologia.
Una così vasta eco mediatica, testimoniata non solo dalla levatura dei vincitori, ma anche dal volume delle segnalazioni sulla stampa nazionale e internazionale, è il segnale di un interesse crescente dei media specializzati, ma anche dei nuovi mercati nei confronti di una realtà vitivinicola, quella del Collio e del Carso, che rappresenta un’eccellenza e non solo in Friuli Venezia Giulia. La valorizzazione del vino, come veicolo che diffonde la cultura di un territorio, non può prescindere dai contributi accademici. E il Premio Collio ha sempre dimostrato una grande attenzione anche per le scoperte e le ricerche condotte dagli atenei. Oltre ai premi giornalistici, sono stati assegnati anche i riconoscimenti alla tesi di laurea e al dottorato di ricerca. Lo studente veneto Carlo Battistella ha vinto il premio con la sua tesi di laurea magistrale sul mercato del Conegliano Valdobbiadene Docg, relatore il professor Vasco Boatto, dell’Università degli studi di Padova. La tesi analizza uno dei fenomeni più interessanti nel marketing del vino degli ultimi anni, e dei vini bianchi in particolare. L’incremento nella produzione e nei consumi del Prosecco e del Conegliano Valdobbiadene Docg vengono esaminati in modo dettagliato e esaustivo, onsentendo di prevedere la possibile evoluzione positiva di tale mercato nei prossimi anni. Al friulano Simone Grisan è stato assegnato invece il premio per la miglior tesi di dottorato di ricerca. Grisan ha studiato la biodiversità degli endofiti fungini della vite e sviluppato un metodo molecolare per il loro fingerprinting in piante sane, infette e recovered da legno nero. Coadiuvato dai relatori, la dottoressa Marta Martini e il professor Ruggero Osler, docenti dell’ateneo friulano, Grisan ha affrontato un tema nuovo e affascinante della ricerca sulle piante, verificando che le comunità di microrganismi interni alla vite possono rallentare le infezioni, favorendo a volte la stessa guarigione spontanea. Tale ricerca contribuisce alla sostenibilità della viticoltura, portando a un impatto ambientale ridotto e a produzioni di qualità migliore. Cala il sipario, così, sulla IX edizione del Premio Collio, che si trasforma in un evento itinerante per valorizzare ogni singola realtà del comprensorio. L’anno prossimo la cerimonia sarà infatti ospitata a San Floriano del Collio.
“Una delle cifre distintive – ha sottolineato la presidente dell’ente di tutela dei vini Patrizia Felluga – del Consorzio di tutela vini Collio e Carso è la capacità di rinnovarsi costantemente. Il che significa rimettersi sempre in gioco, affrontando nuove sfide. Ecco perché abbiamo deciso, unico ente di tutela dei vini del Friuli Venezia Giulia, di richiedere l’erga omnes. Una battaglia che abbiamo vinto, anche questa volta. Il 26 marzo il ministero delle politiche agricole ci ha riconosciuto come l’unico soggetto deputato alla promozione, tutela e valorizzazione della nostre due denominazioni. Un traguardo importantissimo, che ci inorgoglisce e che cambierà il volto del nostro Consorzio, dandoci nuove responsabilità ma anche nuovi onori. Questa propensione al cambiamento l’abbiamo trasmessa anche al Premio Collio, giunto alla sua nona edizione. Un riconoscimento che rappresenta una vetrina d’eccezione per promuovere il nostro territorio e i nostri vini”.
La serata si è conclusa con la degustazione “Collio wine collection & friends”, calici del vino portabandiera Collio bianco accompagnati da specialità gastronomiche locali. Nei prossimi giorni i giornalisti ospiti parteciperanno a un educational tour alla scoperta del territorio e delle aziende vitivinicole.