Itre finalisti dell’ottava edizione del Premio nazionale Friuli Storia, assegnato al miglior saggio di storia contemporanea pubblicato in Italia.
Gli ultimi otto giorni della Germania nazista, il Fascismo al potere e la storia del Risorgimento letta dal punto di vista di tre ufficiali, un piemontese, un borbonico e un garibaldino. Sono questi i temi dei tre volumi finalisti dell’ottava edizione del Premio nazionale Friuli Storia, che ogni anno viene assegnato al migliore saggio di storia contemporanea pubblicato in Italia. I tre testi selezionati dalla giuria scientifica (composta da Elena Aga Rossi, Roberto Chiarini, Ernesto Galli della Loggia, Paolo Pezzino, Tommaso Piffer, Silvio Pons e Andrea Zannini) sono:
- Jacopo Lorenzini, L’elmo di Scipio. Storie del Risorgimento in uniforme, Salerno Editrice, 2020.
- Paolo Nello, Storia dell’Italia fascista, Società editrice il Mulino, 2020.
- Volker Ullrich, 1945. Otto giorni a maggio. Dalla morte di Hitler alla fine del Terzo Reich. L’ultima settimana della Seconda guerra mondiale, Feltrinelli, 2020.
Un’edizione da record
Il Premio Friuli Storia si conferma il più importante riconoscimento per la saggistica storica in Italia, abbattendo i record stabiliti soltanto un anno fa: sono stati 120 i volumi candidati dalle case editrici e ben 440 gli appassionati che hanno chiesto di far parte della giuria di lettori che dovrà decretare il vincitore. Il Premio, infatti, viene assegnato in due fasi: dopo la selezione operata dalla giuria scientifica, le tre opere finaliste vengono sottoposte al giudizio di una giuria di non addetti ai lavori, che riceveranno gratuitamente a casa i volumi della terzina e avranno tempo fino alla fine di agosto per stabilire il vincitore, votando online sul sito della manifestazione. La premiazione si terrà poi in ottobre.
L’ambizione del Premio: portare la Storia nel territorio
Il Premio già vanta una relazione speciale con la terra che lo ospita: sono infatti circa 200 i residenti in regione che quest’anno hanno chiesto di partecipare alla giuria dei lettori. Un legame con i lettori friulani, con i comuni e le associazioni locali e con l’Università che ora si vuole rendere ancora più stretto. Con l’edizione 2021 si inaugura una nuova collaborazione con i comuni friulani, che quest’anno ha visto coinvolti Latisana, Pavia di Udine, Tricesimo e Torreano. Nelle biblioteche di ciascun comune si terranno incontri di presentazione dei tre volumi finalisti e sui temi della storia del Novecento.
Inoltre, a partire dalla fine di giugno, prenderà il via un’inedita trasmissione radiofonica dedicata ai momenti e ai luoghi decisivi per la storia del Friuli. Il programma si intitola “Terra di confine”, andrà in onda su Radio Spazio 103 ed è realizzato grazie alla collaborazione tra l’Associazione Friuli Storia e il Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine. In tutto si tratterà di dodici puntate, ognuna della durata di circa 25 minuti, con ospite un docente dell’ateneo friulano: da Aquileia romana fino al terremoto del 1976, passando per il parlamento del Friuli e il ducato longobardo.
Infine, non manca l’attenzione per le giovani generazioni del territorio. Anche quest’anno, infatti, l’Associazione Friuli Storia collabora nell’organizzazione del Premio Fondazione Friuli scuole, assegnato dalla Fondazione Friuli e dedicato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle province di Udine e Pordenone. Due le categorie di concorso, una riservata agli elaborati scritti e una a quelli digitali per ricerche originali sulla storia del Novecento. Le iscrizioni si sono già chiuse, il vincitore verrà svelato ad ottobre in occasione della cerimonia di premiazione del Friuli Storia.
Il Premio Friuli Storia è realizzato con il contributo della regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, del Comune di Udine e di Poste Italiane S.p.A., oltre che con la collaborazione del Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine.