Anche in Friuli si costruivano le abitazioni in terra cruda, “a chilometro zero”
Un ampio reportage con video case history nel quale si scopre che anche in Friuli, terra di grandi costruttori che hanno esportato la propria arte nel mondo distinguendosi per competenza e risultati, è stata sperimentata la tecnica costruttiva della terra cruda, con il fango. Alcuni esempi di questa tipologia costruttiva si trovano a Tiezzo (Pordenone), Lumignacco ma anche Percoto, Cervignano, San Vito al Torre (Udine).
Ecco il frutto di 20 anni di ricerche confluite nella pubblicazione “Architettura in terra del Friuli, tipologie, tecnologie, materiali” realizzato da Giorgio Ganis e Giovanni Carlo Fiappo e presentato oggi, giovedì 28 aprile, a Palazzo Belgrado, nel salone del Consiglio provinciale di Udine.
Scopo di questo libro, è di far conoscere luoghi e tecniche sconosciute del nostro territorio – si legge nella premessa – e di cercare di rendere consapevoli i friulani, ma non solo loro, che spesso la loro storia e il loro passato sono racchiusi proprio nei particolari secondari ai quali non si dà la minima importanza. Parole di apprezzamento nei confronti di questa ricerca da parte del presidente Fontanini che ha sottolineato come queste abitazioni siano assolutamente “local” vista l’origine della materia prima e, quindi, per questa fattezza siano un’assoluta espressione del territorio circostante, nei contenuti e nell’architettura.
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