Presepe di Sabbia a Lignano Sabbiadoro visitabile fino al 5 febbraio 2023

Presepe di Sabbia a Lignano Sabbiadoro visitabile fino al 5 febbraio 2023

Il grande Presepe di Sabbia di Lignano Sabbiadoro presenta la sua diciannovesima edizione. Dopo le 55 mila visite del 2021, torna una delle iniziative più attese del periodo natalizio in Friuli Venezia Giulia e non solo, vista la sua capacità di attrarre moltissimi visitatori anche da fuori Regione e dalle vicine Austria, Slovenia e Croazia. A partire dall’8 dicembre, e fino al 5 febbraio, il presepe sarà pertanto visitabile nella tensostruttura allestita all’altezza del Parco San Giovanni Bosco (di fronte alla Chiesa) e vi si potrà accedere comodamente dall’ufficio spiaggia n°6. Per tutte le Informazioni e gli orari di apertura visitare il sito www.presepelignano.it . La cerimonia di inaugurazione è prevista per giovedì alle 17.00, mentre l’opera sarà visitabile già dalle 10.00 del mattino. “Tessere d’infinito: storie e leggende del primo Cristianesimo aquileiese”, questo il titolo della grande opera eseguita come sempre senza ricorrere a collanti o a sostanze chimiche, solo sabbia dell’arenile di Lignano e acqua marina, unite alla maestria dell’equipe internazionale di maestri scultori. La XIX edizione dell’opera è organizzata, come di consueto, dall’Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur, in collaborazione con il Comune di Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro GestioniConsorzio Lignano HolidayLignano in Fiore ONLUS e con il fondamentale sostegno delle associazioni lignanesi.

Sono tante le novità che la XIX edizione del Presepe di Sabbia di Lignano Sabbiadoro tiene in serbo per i suoi affezionati visitatori. Oltre alla posizione della tensostruttura, leggermente spostata rispetto alle precedenti edizioni, l’allestimento interno, rinnovato nelle sue componenti tecnologiche, è stato messo a punto per esaltare la plasticità delle opere scultoree frutto, quest’anno, di un lungo lavoro progettuale curato da Lara Gonzo e dal Maestro Mario Vittadello. Il tema di questa edizione trae libera ispirazione dai mosaici teodoriani della Basilica di Aquileia e intende accennare per figuras alle multiformi origini del Cristianesimo nei territori dell’aquileiese e dell’alto Adriatico; un Cristianesimo che, giunto dal bacino orientale del mar Mediterraneo carico di differenti apporti teologici, è stato rielaborato nel seno della grande e cosmopolita Aquileia, per poi  raggiungere, quasi per gemmazione, l’intera terra friulana.

Abbiamo cominciato quasi 20 anni fa in una Lignano invernale deserta con un piccolo presepe di sabbia regalato alla comunità – commenta Mario Montrone, presidente dell’Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur – Nel corso degli anni la manifestazione è cresciuta esponenzialmente, facendosi attiva promotrice di importanti iniziative solidali. Allo stesso tempo, il Presepe di Sabbia è diventato sia un simbolo del Natale a Lignano Sabbiadoro sia un imperdibile e ormai tradizionale appuntamento per i visitatori provenienti da tutto il Friuli e da fuori regione (quasi un milione nell’arco di quasi 4 lustri). Anche quest’anno l’iniziativa punta a confermarsi come importante riferimento turistico per la città balneare e per l’intera Regione Friuli Venezia Giulia”.

Tessere d’infinito”, un tema di grande fascino e di forte impatto, che si è tradotto in un percorso sospeso tra storia e leggenda attraverso differenti linguaggi artistici, accomunati da due fili conduttori: “il mare”  (principale risorsa di Lignano) e i “colori della luce”. Il percorso sarà suddiviso in quattro blocchi tematici: leggendaipotesistoria e teologia. Il primo blocco racconterà la leggenda che ha fatto di San Marco, primo Vescovo di Alessandria d’Egitto, il fondatore della Chiesa di Aquileia; il secondo raffigurerà, mediante un procedimento allegorico, alcune teorie (in particolare quelle di Gilberto Pressacco e Renato Iacumin) riguardanti le origini del Cristianesimo aquileiese; il terzo sfiorerà alcuni snodi storici sulla scorta di fatti, documenti, fonti e monumenti e, infine, il quarto compendierà l’interpretazione di alcuni passaggi teologici che hanno contraddistinto l’antica Chiesa aquileiese: il Descendit ad Infer(n)a, il Signum Ionae, la fede nella salvezza universale (Apocatàstasis). Per evocare la “fisicità” e il “colore” dei mosaici e, al contempo, per alludere simbolicamente alla  “luce” spirituale irradiata dalla nuova fede, si è deciso di accostare alle sculture di sabbia tre opere che usano media differenti: si potrà camminare su un tratto di pavimento musivo che riproduce fedelmente, nel colore e nelle dimensioni, alcuni segmenti del mosaico pavimentale della “Cripta degli Scavi”, opera della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo; si potrà ammirare un impalpabile arcobaleno realizzato da Jacopo Rumignani con tessuti leggerissimi e trasparenti; ci si troverà, infine, dinanzi a una grandiosa video installazione digitale che consentirà di fare un’esperienza immersiva e quasi mistica nelle acque salvifiche e colorate del misterioso  “mare di Giona”. Questo inserimento virtuale – reso possibile dalla generosa disponibilità della Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia – si avvale della progettualità e delle tecnologie di 4Dodo S.r.l. di San Giorgio di Nogaro.

CREDITI:

Da un’idea dell’Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur. elaborata da Lara Gonzo e Ivana Battaglia

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Ideazione e direzione artistica: Lara GonzoMario Vittadello e Ornella Scrivante

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Realizzazione tecnica dello spazio espositivo: Antonio Molin, presidente dell’Accademia della Sabbia di Roma

Il mare di Giona. Scenografia virtuale (proiezioni sulla sabbia), da un’idea di Federico Cautero; allestimento e realizzazione di 4 DODO s.r.l. di San Giorgio di Nogaro.

L’installazione dell’Arc di San Marc (arcobaleno) e la grafica di fondo “Basilica di Aquileia” sono dell’artista Jacopo Rumignani di Lignano Sabbiadoro.

La voce narrante che accompagna i visitatori lungo il percorso è di Massimo Somaglino.

Le foto del Presepe sono a cura di Davide CarboneRiccardo Riccamboni e Ferdi Terrazzani.

Il presepe in numeri: 600 metri quadrati di superficie espositiva, 400 metri cubi di sabbia, 3 artisti che hanno lavorato per 50 giorni consecutivi.