Primavera Nord-est Italia il più piovoso degli ultimi 150/200 anni

Primavera Nord-est Italia il più piovoso degli ultimi 150/200 anni

Il periodo tra marzo e maggio scorsi é stato in buona parte del Nord-est Italia il più piovoso degli ultimi 150/200 anni. Mentre maggio è stato al Nord Ovest il più freddo dal 1991. A tracciare un primo bilancio di una stagione quantomeno insolita è Daniele Cat Berro della Società Meteorologica Italiana, secondo cui una delle cause di questa primavera anomala è stata la mancata espansione dell’anticiclone delle Azzorre sul Mediterraneo, che riprenderà gradualmente nei prossimi giorni. E per avere temperature in linea con la stagione bisognerà aspettare almeno la fine della prossima settimana, secondo le previsioni di Massimiliano Pasqui, ricercatore del Cnr-Ibimet. “Il periodo primaverile tra marzo e maggio – spiega Cat Berro – quest’anno è stato per molte zone in Veneto, nella Lunigiana e in Emilia il più piovoso degli ultimi 150/200 anni, cioé all’incirca da quando sono cominciate le misurazioni meteorologiche. In città come Parma, Piacenza e in altre zone del Nord-Est si sono registrate negli ultimi tre mesi piogge da record. Le precipitazioni complessive rappresentano infatti, in queste località, il valore più alto mai registrato”. Per quanto riguarda il mese di maggio, invece, le prime indicazioni, aggiunge il meteorologo, lo classificano come il più freddo dal 1991 al Nord-Ovest. E se maggio è stato anomalo, il tempo non promette bene neanche per i primi di giugno. “L’anticiclone delle Azzorre – sottolinea Pasqui – è rimasto più centrato sull’Atlantico per una sua debolezza, che si sta rimarginando. Avremo ancora una settimana con temperature da inizio primavera, con precipitazioni fatte da brevi acquazzoni. Ci stiamo portando nelle condizioni in cui l’anticiclone sta riprendendo piede”. A intensificare l’espansione dell’anticiclone delle Azzorre saranno le attività monsoniche che determinano le precipitazioni sull’Oceano Indiano e sull’Africa Occidentale. Per avere una stabilità, con temperature più alte, bisognerà aspettare la fine della prossima settimana. “L’espansione dell’anticiclone, più lenta e progressiva – spiega il ricercatore del Cnr-Ibiment – determina una differenza tra Nord e Sud. Le regioni centro-meridionali potranno godere meglio di questa espansione, mentre il Nord potrebbe risentirne meno, o più in ritardo”. Per quanto invece riguarda il prossimo week-end, sabato sarà variabile, con piovaschi brevi e di modesta entità. Domenica, invece, sono previste condizioni di instabilità soprattutto al nord, mentre ampie schiarite sono attese al Centro-Sud, in particolare sul versante tirrenico”.