Con il perdurare delle attuali condizioni atmosferiche, l’Arpa regionale prevede per i prossimi giorni un aumento dei livelli di ozono e, di conseguenza, il possibile superamento della soglia di informazione (180 mg/mc), in particolare per venerdì 4 agosto. L’Arpa e gli uffici comunali monitorano costantemente la situazione e, allo stesso tempo, consigliano alla popolazione, in particolare ai soggetti sensibili come bambini e anziani, di adottare alcune semplici precauzioni evitando di uscire di casa nelle ore più calde della giornata.
L’ozono è il prodotto di una serie di reazioni chimiche che partono da alcuni inquinanti primari emessi direttamente dagli autoveicoli, e che sono favorite dalla presenza delle radiazioni del sole. Proprio per queste motivazioni, le concentrazioni più elevate di ozono si raggiungono nel periodo estivo e nelle ore più calde della giornata. Dal punto di vista medico, il principale bersaglio dell’ozono sono le mucose, in particolar modo le vie aree, con conseguenze che dipendono dalle concentrazioni dell’ozono e dal tempo di esposizione.
A concentrazioni sempre crescenti – e comunque ben al di sopra dei limiti indicati dalla normativa come limiti di attenzione e per periodi prolungati di tempo – gli studi epidemiologici dimostrano un aumento del rischio di riduzione dei parametri di funzionalità respiratoria e dell’insorgenza di sintomi irritativi delle vie aeree. I rischi maggiori sono quindi quelli di malattie delle vie respiratorie, quali l’asma e broncopatia cronica ostruttiva, specialmente in soggetti anziani, a causa di una riduzione fisiologica della funzionalità respiratoria.
Per questo motivo è importante, soprattutto per le persone più sensibili come i bambini e gli anziani e i soggetti a rischio, non uscire nelle ore più calde della giornata (indicativamente nella fascia oraria compresa tra le ore 13 e le ore 18) e di limitare durante queste ore i ricambi d’aria delle abitazioni con l’esterno: da dati di letteratura, il rapporto tra le concentrazioni di ozono all’interno delle abitazioni ed all’esterno varia infatti tra 0.10 e 0.25, quindi l’ozono è presente nelle nostre case in concentrazioni nettamente inferiori a quelle esterne. Non viene previsto nessun limite, invece, per quanto riguarda la circolazione veicolare.
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L’ozono è il prodotto di una serie di reazioni chimiche che partono da alcuni inquinanti primari emessi direttamente dagli autoveicoli, e che sono favorite dalla presenza delle radiazioni del sole. Proprio per queste motivazioni, le concentrazioni più elevate di ozono si raggiungono nel periodo estivo e nelle ore più calde della giornata. Dal punto di vista medico, il principale bersaglio dell’ozono sono le mucose, in particolar modo le vie aree, con conseguenze che dipendono dalle concentrazioni dell’ozono e dal tempo di esposizione.
A concentrazioni sempre crescenti – e comunque ben al di sopra dei limiti indicati dalla normativa come limiti di attenzione e per periodi prolungati di tempo – gli studi epidemiologici dimostrano un aumento del rischio di riduzione dei parametri di funzionalità respiratoria e dell’insorgenza di sintomi irritativi delle vie aeree. I rischi maggiori sono quindi quelli di malattie delle vie respiratorie, quali l’asma e broncopatia cronica ostruttiva, specialmente in soggetti anziani, a causa di una riduzione fisiologica della funzionalità respiratoria.
Per questo motivo è importante, soprattutto per le persone più sensibili come i bambini e gli anziani e i soggetti a rischio, non uscire nelle ore più calde della giornata (indicativamente nella fascia oraria compresa tra le ore 13 e le ore 18) e di limitare durante queste ore i ricambi d’aria delle abitazioni con l’esterno: da dati di letteratura, il rapporto tra le concentrazioni di ozono all’interno delle abitazioni ed all’esterno varia infatti tra 0.10 e 0.25, quindi l’ozono è presente nelle nostre case in concentrazioni nettamente inferiori a quelle esterne. Non viene previsto nessun limite, invece, per quanto riguarda la circolazione veicolare.
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