All’indomani della notizia del voto favorevole del Parlamento sloveno al raddoppio della centrale nucleare di Krško, l’assessore alla Difesa dell’ambiente, all’energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, non nasconde la preoccupazione “per il nostro territorio, che dista meno di 100 chilometri in linea d’aria dalla centrale esistente che, come noto, è l’unica in Europa a sommare i pericoli del nucleare a quelli della zona sismica con rischio medio-alto”.
“Già l’anno scorso ho espresso le mie perplessità – sottolinea Scoccimarro – oltre che sui rischi sismici, anche sulla chiarezza progettuale relativamente la gestione delle scorie radioattive. L’Italia nel 1987 ha deciso di rinunciare al nucleare, ma ora si trova di fatto circondata da una decina di centrali a pochi chilometri dal confine”.
“È preoccupante come da parte italiana ci sia un’attenzione primaria alla difesa dell’ambiente mentre altri Paesi procedono in direzione diversa. Da parte nostra c’è sempre una grande volontà a collaborare affinché vi sia una attenzione condivisa all’ambiente che, ricordo, non conosce confini amministrativi. Per questo chiediamo che le nostre istanze in seno alla Via transfrontaliera vengano tenute in maggiore considerazione così come quelle che sono state avanzate per la realizzazione della seconda linea ferroviaria Capodistria-Divacia”.
“Auspichiamo riscontro delle nostre istituzioni nazionali, in particolare del Ministero degli Esteri – conclude Scoccimarro – in merito alle questioni ambientali transfrontaliere evidenziate dal governatore della Regione Massimiliano Fedriga”