Manca pochissimo alle spettacolari ed esclusive nuove date europee dei RADIOHEAD, l’appuntamento musicale più atteso dei prossimi mesi che sancisce di fatto la conclusione della straordinaria stagione estiva dei grandi live.
La tournee, dopo lo slittamento di alcune date nello scorso di mese di luglio, riparte il 20 settembre da Canton de Vaud in Svizzera e subito dopo approda in Italia, il paese che ospita il maggior numero di concerti della rock band britannica, per quattro entusiasmanti e imperdibili show: il 22 settembre a Roma, il giorno successivo a Firenze, il 25 a Bologna e infine mercoledì 26 settembre nello storico e affascinante complesso dogale di VILLA MANIN a Codroipo (UD) in Friuli Venezia Giulia, che recentemente ha ospitato anche l’unica data italiana dei Foo Fighters e negli ultimi anni è diventata un autentico punto di riferimento per gli appassionati di musica rock e hard rock.
I RADIOHEAD saranno preceduti sul palco da un support act d’eccezione: Dan Snaith aka CARIBOU, uno dei personaggi indie più noti del momento, genio della fusione di elettronica e progressive
Per l’atteso concerto in programma il 26 settembre a Villa Manin gli ultimi biglietti disponibili (ingresso unico 50 euro più diritti di prevendita) sono acquistabili nei punti vendita autorizzati Azalea Promotion e online su Ticketone.it
In 8 album e quasi 20 anni di carriera i RADIOHEAD hanno fuso il rock alternativo all’art rock, l’elettronica al punk, il pop alla psichedelia, diventando una delle band più influenti – per critici, musicisti e pubblico – degli ultimi decenni. Grazie a ritmi elettronici, alla particolare voce di Thom Yorke e a testi visionari, la band di Oxford ha creato una colonna sonora ideale per gli ultimi anni, mettendo in musica il desiderio di fuga, la necessità di perdere sé stessi, l’alienazione e la spersonalizzazione causati dalla tecnologia e dalle convenzioni della società contemporanea.
Ma i RADIOHEAD, pur rimanendo dei sognatori, non hanno mai perso di vista la realtà, producendo testi politici e schierandosi spesso apertamente e personalmente dalla parte di chi protesta.
Allergici alle regole del mercato e del marketing musicale, i RADIOHEAD hanno fatto spesso scelte anticommerciali, imponendo brusche variazioni ad un sound già carico di dettagli sperimentali: questo non gli ha impedito però di vendere più di 25 milioni di dischi, e collezionare premi e riconoscimenti, tra cui 3 Grammy Awards, 1 Ivor Novello, e 3 Q Awards.