Ben oltre 35mila presenze complessive, e più di 20mila “Penne nere” a sfilare nel cuore della città. E’ stata una grande festa di pubblico, di colore, di suggestioni e di alpinità, a Gorizia, la domenica della grande sfilata conclusiva del Raduno Alpini Triveneto del 2016, e dell’Adunata nazionale della Brigata Alpina “Julia”. Anche grazie ad una giornata di sole e di caldo, il capoluogo isontino è stato pacificamente invaso da tantissime persone, anche al di là di quelle che potevano essere le più rosee aspettative del Comitato organizzatore alla vigilia. A sfilare, in rappresentanza delle 29 Sezioni del 3° Raggruppamento (le 25 del Triveneto e le 4 estere, Nordica, Germania, Belgio e Lussemburgo), circa 20mila Alpini, compresi quelli delle Sezioni “ospiti”, e quelli arrivati in città per l’Adunata della “Julia”. Tutt’attorno una colorata marea di persone, goriziani ma non solo, ha fatto da cornice allo sfilamento, che ha preso il via alle 10 dal Parco della Rimembranza per concludersi poco dopo le 13. Come da programma, con il canonico “Passaggio della Stecca” con la Sezione Ana di Vicenza, che nel 2017 organizzerà il prossimo Raduno Triveneto degli Alpini a Val di Chiampo.
Prima della sfilata, di prima mattina, la cerimonia dell’Alzabandiera al Parco della Rimembranza, alla presenza dei vertici nazionali e locali dell’Ana (dal presidente nazionale Sebastiano Favero a quello di Gorizia Paolo Verdoliva), del Comandante delle Truppe Alpine Generale Federico Bonato, del Comandante della Brigata Alpina “Julia” Generale Michele Risi e di tutte le principali autorità civili e militari dell’Isontino e della Regione. Tra queste, la governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il Prefetto di Gorizia Isabella Alberti, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta. Resi gli onori ai Caduti di fronte ai diversi monumenti del Parco della Rimembranza, ha potuto prendere il via il grande corteo, aperto dalla Fanfara della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” di Gorizia in uniforme storica. La sfilata ha attraversato tra due ali di folla corso Italia e corso Verdi, prima di dirigersi in piazza Vittoria e, attraverso via Roma, via Crispi e via Marconi, giungere in piazza Cavour, per poi sciogliersi in piazza Sant’Antonio. Il passaggio più emozionante ovviamente è stato quello di fronte alle tribune allestite ai Giardini Pubblici di corso Verdi. Applausi per tutti: i reduci accompagnati sui mezzi, le Crocerossine, i rievocatori storici con le divise d’epoca, i reparti in Armi, le Sezioni estere (in corteo anche due Alpini di Brisbane, Australia, e il presidente della Sezione Colombia Gastone Vincenti) e quelle ospiti (numerosissimi in particolare gli Abbruzzesi), e via via tutte le Sezioni ed i Gruppi del Triveneto. I più corposi ovviamente quelli del Veneto, Vicenza in testa, ma tantissimi anche gli Alpini del Friuli Venezia Giulia (Sezioni di Udine e Pordenone soprattutto) e ovviamente i padroni di casa, le “Penne nere” della Sezione di Gorizia.
“Siamo andati oltre le più rosee aspettative, con oltre 35mila presenze complessive e 20mila Alpini in sfilata – commenta soddisfatto il presidente dell’Ana di Gorizia Paolo Verdoliva -. Dobbiamo dire un grazie sincero alla città e ai goriziani, che hanno accolto gli Alpini con calore, e partecipato davvero numerosi alla sfilata e più in generale a tutte le manifestazioni organizzate in occasione di questo memorabile Raduno Triveneto 2016. In questi casi ci sono sempre delle difficoltà, piccole o grandi, da affrontare, ma il Comitato ha saputo risolverle nel modo migliore e con successo. Tutto è andato per il meglio, ed abbiamo registrato anche una partecipazione convinta al Villaggio dei partner”. Verdoliva parla però anche di un solo dispiacere. “L’unico rammarico è stato il diniego al lancio degli Alpini Paracadutisti da parte dell’Enac di Venezia, che ci ha negato un momento molto atteso e spettacolare – dice -. Sicuramente andremo a fondo della vicenda per capire cosa è effettivamente successo”.
Un bilancio estremamente positivo è anche quello tracciato dal Generale Michele Risi, Comandante della Brigata Alpina “Julia”, partner d’eccezione dell’Ana per questo Raduno Triveneto degli Alpini a Gorizia. “Al di là di un’organizzazione che non esisto a definire eccellente, la città di Gorizia ha risposto con un’accoglienza davvero unica – dice il Generale Risi -. Gorizia è un luogo bellissimo, che si presta a manifestazioni di questo genere, ma di certo questo successo poteva essere raggiunto senza il supporto di tutti, dagli organizzatori alle istituzioni. Sono due anni che lavoriamo di concerto con l’Ana di Gorizia per questo evento, e il nostro rapporto ne esce sicuramente ulteriormente rafforzato”. Guardando al futuro, poi, Risi pensa ad una cooperazione ancora maggiore, specialmente nel campo della Protezione Civile. Per quel che riguarda il legame tra la “Julia” e la città di Gorizia, la tre giorni del Triveneto 2016 è stata una conferma. “Il passato della Brigata affonda le sue radici in questa terra – commenta Risi -, e non sorprende dunque il legame profondo con Gorizia. Noi Alpini in Armi spesso siamo ovviamente concentrati sugli impegni operativi, e finiamo per non poter pensare troppo alla tradizione e alla memoria. Proprio per questo è importante il ruolo dell’Ana, associazione che custodisce e preserva quei valori che sono una delle cose più importanti per noi Alpini”.
Al termine della sfilata come detto il presidente dell’Ana di Gorizia Paolo Verdoliva ha consegnato la “Stecca” al suo omologo di Vicenza Luciano Cherobin, visto che nel 2017 toccherà proprio alla Sezione veneta organizzare il Raduno Triveneto degli Alpini a Val di Chiampo.
A chiudere ufficialmente il Raduno Alpini Triveneto e l’Adunata nazionale della “Julia” di Gorizia 2016 è stata come da tradizione la cerimonia dell’Ammainabandiera al Parco della Rimembranza, mentre piano piano le “Penne nere” lasciavano la città dandosi appuntamento al prossimo anno.
A Gorizia è andato tutto per il meglio anche per quanto concerne l’ordine pubblico. Non si sono verificati incidenti e, al termine della sfilata, i sanitari del 118 erano dovuti intervenire solo in tre o quattro occasioni per soccorrere spettatori colpiti da lievi malori causati probabilmente dal caldo. Anche nella notte tra sabato e domenica è stato segnalato al responsabile della sicurezza del Comitato organizzatore un solo intervento sanitario, per un malore. Qualche grattacapo in più per quanto concerne la viabilità. In particolare intorno alle 11.30 di domenica, nel momento clou della sfilata, un ingorgo ha interessato la zona del piazzale della Casa Rossa, la principale area di parcheggio nelle immediate vicinanze del centro. Diversi pullman e mezzi privati non avevano infatti accolto le indicazioni del Comitato organizzatore per l’afflusso ed il deflusso, e questo ha provocato il momentaneo intasamento della viabilità.
FOTO: Udine20.it