Si chiama Valerian, è un maestoso maschio di aquila reale di 6 anni e ha abbandonato “casa” – un centro rapaci austriaco, dov’era stato addestrato dai falconieri – a favore della Riserva naturale regionale del lago di Cornino, dalla quale non vuol sapere di andarsene. Falliti, finora, tutti i tentativi di recupero da parte dei proprietari dell’animale, che ogni due giorni plana al carnaio per alimentarsi e che è in qualche modo diventato una singolare mascotte del sito naturalistico: nonostante fosse abituato ai richiami, cui in precedenza rispondeva senza “capricci”, ora Valerian fa orecchie da mercante, evidentemente appagato dai “servizi” della Riserva.
E mentre gli esperti di quest’ultima continuano a monitorarne gli spostamenti, due rarissimi esemplari sono stati notati nei cieli di Cornino: prima è arrivato un avvoltoio monaco, un paio di giorni dopo (martedì 24 maggio) un capovaccaio (Neophron percnopterus), avvoltoio di cui nel nostro Paese rimangono solo una decina di coppie, nell’Italia meridionale e nelle isole maggiori, e la cui presenza è in calo in tutta Europa. Era un magnifico adulto, dal piumaggio contrastato bianco e nero, privo di anelli o altre marcature, dunque non monitorato: ha sorvolato la Riserva per quasi due ore, posandosi infine sul punto di alimentazione.
Di avvoltoi monaci al carnaio non se ne vedevano da ben 8 anni, dal 2014: una presenza davvero straordinaria, dunque, che si sta intensificando grazie ai progetti di reintroduzione in Francia e in Bulgaria e all’aumento della specie in Spagna.
«Un’osservazione di rilievo – commentano Luca Sicuro, presidente della Coop Pavees, che gestisce il sito, e il direttore scientifico della Riserva Fulvio Genero -, che conferma l’importanza di questo luogo per la conservazione degli avvoltoi, fungendo da punto di riferimento nelle rotte che percorrono spostandosi tra diverse aree geografiche».
«E’ nostra intenzione – ricorda il sindaco di Forgaria Marco Chiapolino, che insieme all’assessore alla Riserva Pierluigi Molinaro aveva fornito l’anticipazione in sede di presentazione della stagione di eventi 2022 della Riserva – ampliare il Progetto Grifone, concentrandoci sull’introduzione e lo studio di altri importanti volatili. I tempi sono maturi e l’esperienza consolidata ci dà forza per l’avvio di nuove progettualità di interesse europeo, affiancati dalla Regione I prestigiosi visitatori che in questi giorni sorvolano Cornino comprovano l’opportunità dell’avvio di nuovi percorsi».