E’ finita bene l’avventura dei due coniugi triestini di cui non si aveva notizia da cinque giorni. Nadia Bartoli e Claudio Leeb sono stati ritrovati nel pomeriggio del 2 agosto dalle squadre di soccorso formate dai volontari del Cnsas della stazione di Moggio Udinese e Cave del Predil, dagli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sella Nevea e di Tolmezzo, dalla Protezione civile e dai Carabinieri di Pontebba e Tarvisio.
La prima ad essere trovata è stata la donna, seguita, poco tempo dopo, dal marito, che si era allontanato per cercare aiuto.
La coppia, mercoledì mattina, aveva deciso di effettuare un’escursione partendo da San Leopoldo. Nel corso della camminata, mentre stavano discendendo la testata del rio Bianco, in prossimità di una cascata, la donna è scivolata, procurandosi diverse contusioni e ferite. Impossibilitata a muoversi, il marito ha deciso di restare con lei con la speranza di veder arrivare i soccorsi.
Nadia Bartoli e Claudio Leeb sono rimasti all’addiaccio per tre giorni e tre notti, fino a quando, domenica verso mezzogiorno, l’uomo ha deciso di cercare aiuto. E’ risalito fino al monte Brizia per ridiscendere sulla provinciale di Passo Pramollo. Nel frattempo però la macchina dei soccorsi, che ha potuto contare sul determinante aiuto dell’elicottero della Protezione civile regionale, ha rintracciato la donna (oggi pomeriggio), soccorrendola e portandola all’ospedale di Udine. Poco dopo è stato trovato anche il marito sulla strada che conduce a Pramollo.
Sostanzialmente buone le condizioni dei due coniugi, piuttosto provati dalla disavventura patita. Per la donna ferite ed escoriazioni varie, per l’uomo una spalla lussata. Entrambi si trovano ricoverati all’ospedale di Udine. A salvare la coppia, consentendole di sopravvivere per cinque giorni all’aperto, una consistente scorta d’acqua, oltre ad una tempra di ferro.
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