Referendum: comitato del no contro endordemente di Benedetti per il sì

Referendum: comitato del no contro endordemente di Benedetti per il sì

benedetti_danieli

“Con Benedetti l’establishment industriale regionale è entrato a gamba tesa nel confronto referendario con i suoi pezzi da novanta. Il presidente di Danieli spa sostiene il sì perché l’”eterogeneità” del fronte del no farebbe scappare i finanziatori internazionali del debito pubblico italiano. Premesso che i padri costituenti ci hanno insegnato che le Costituzioni si dovrebbero fare e gestire sempre con l’arco di posizioni più ampio possibile, preoccupa che il presidente dell’importante gruppo industriale regionale confonda il fare o rifare le costituzioni con il fare e rifare i governi. Mentre le prime si cambiano o si difendono per dare garanzie di base a tutti i cittadini, sono i secondi che si fanno e si cambiano per governare anche i rapporti con i mercati finanziari, attraverso, in primo luogo, politici autorevoli e credibili.
Confondere le cose non solo non è consentito al presidente di un grande gruppo, ma dimostra anche come siano certi rappresentanti dell’establishment ad operare semplificazioni estreme che finiscono per legittimare proprio le posizioni anti-sistema dei cosiddetti populismi. Peraltro, la posizione minacciosa ed estremista di Benedetti conferma le peggiori ipotesi circa le vere intenzioni della “riforma” costituzionale: l’eliminazione di Regioni ed autonomie che, nella prospettiva della “fiducia dei mercati finanziari” sono viste solo come un ostacolo da eliminare.
Se poi un governo amico riduce i poteri delle Regioni, banalizza le garanzie verso i territori e zittisce le proteste dei Comuni meglio ancora. Benedetti faccia, come ha dimostrato nell’ultima assemblea, il mestiere che sa fare bene e cioè quello di dare prospettive globali all’azienda, lasci a Confindustria e al Sole24ore la voce degli industriali sulla Costituzione e non “sputi” su una autonomia che ha dato tanto agli industriali regionali e che forse ha dato qualcosa anche al suo successo.
Sandro Fabbro, del Comitato “Sono speciale voto No”