“Per il suo significato il 3 aprile rappresenta un momento importante per rievocare e ripensare in chiave moderna le forme di autogoverno e rappresentatività che per molti anni hanno caratterizzato la Patria del Friuli. Da oltre 40 anni, nei giorni della ‘Fieste’, su tutto il territorio friulano vengono realizzate diverse iniziative che culminano in un unico evento celebrativo organizzato ogni anno in un comune diverso del Friuli. Si intende garantire continuità alle tradizionali celebrazioni, tenendo comunque conto della contingente situazione legata alle restrizioni della pandemia Covid-19 in corso”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, approvando oggi il programma di manifestazioni culturali per la celebrazione della Festa della Patria del Friuli 2021, che si terrà l’11 aprile a Udine. Nel 2022 le manifestazioni principali si svolgeranno a Vito d’Asio e nel 2023 a Capriva del Friuli.
Le celebrazioni prevedono la manifestazione civile con la lettura della bolla imperiale istitutiva dello Stato patriarcale, il passaggio della bandiera dal vecchio al nuovo comune ospitante e gli interventi delle autorità. Sarà celebrata la SS. Messa in lingua friulana officiata dai tre rappresentanti delle diocesi friulane. Di seguito saranno realizzate iniziative culturali con l’intento di far conoscere a fondo le numerose sfaccettature della lingua e della cultura friulana.
La Regione ha messo a disposizione 50 mila euro che si andranno ad aggiungere ai 25 mila euro di fondi propri che l’Agenzia regionale per la lingua friulana – ARLeF destina per la “Fieste”.
Al Comune ospitante di Udine è riservata una linea specifica di finanziamento, pari a 10 mila euro, per l’organizzazione della manifestazione principale e per la realizzazione di iniziative culturali. Sarà inoltre concesso un contributo di 12.500 euro, che si aggiungerà agli altrettanti fondi stanziati dal Comune, per la realizzazione di un’opera di arte scultorea permanente per commemorare la figura di don Francesco Placereani – insigne friulanista di cui l’anno scorso sono caduti i 100 anni dalla nascita – e per la realizzazione e la posa in opera di lastre, targhe o insegne turistiche allo scopo di commemorare personalità che hanno contribuito in modo determinante alla conservazione e allo sviluppo dell’identità friulana. Ulteriori 15 mila euro saranno investiti per la realizzazione di prodotti audiovisivi in lingua friulana e per attività di promozione.
I restanti fondi saranno destinati a tutti gli altri enti locali, mediante apposito bando emanato dall’ARLeF, per finanziare le seguenti tipologie di attività: eventi per approfondire la lingua, la storia e la cultura friulane da realizzarsi on line, rendendo partecipi soprattutto le generazioni più giovani; stampa e diffusione di pubblicazioni e realizzazione e posa in opera di lastre, targhe o insegne turistiche commemorative.
Il riparto avverrà in proporzione alla popolazione residente, fatta salva una apposita premialità, stabilita dal bando, per gli enti che presenteranno domanda in forma aggregata. Il contributo non potrà essere superiore a 3 mila euro. Qualora la domanda venga presentata sia da un Comune che da una forma associativa intercomunale cui esso appartiene, si terrà conto esclusivamente della domanda presentata da quest’ultima. In ogni caso, il contributo dell’ARLeF non potrà essere superiore al 90% della spesa ritenuta ammissibile per la realizzazione dei progetti presentati.