Le scelte sulla governance di Autovie Venete, la concessionaria che deve costruire la terza corsia della A4, riaccendono la tensione nella maggioranza di centrodestra che governa il Friuli Venezia Giulia. Oggi gli assessori leghisti hanno disertato la riunione dell’esecutivo su decisione del partito, e per le stesse polemiche – si e’ appreso da fonti della Regione – l’assessore ai Trasporti e commissario straordinario per la terza corsia, Riccardo Riccardi, e’ pronto a dimettersi. Le scintille si ripetevano da giorni: ieri la decisione del Cda di Autovie di scegliere una soluzione interna per sostituire l’amministratore delegato uscente ha infastidito la Lega Nord, che pretendeva nuove deleghe per il ‘suo’ Enzo Bortolotti, ex sindaco di Azzano Decimo (Pordenone) nonche’ segretario provinciale del Carroccio. L’aria di sfida si e’ sentita fin dal mattino, quando il segretario regionale leghista, Pietro Fontanini, ha fatto sapere con una secca nota che gli assessori Claudio Violino e Federica Seganti non avrebbero partecipato alla giunta regionale. ”All’orizzonte non ci sono spallate o scosse – ha messo le mani avanti Fontanini – ma non siamo disposti a farci trattare a pesci in faccia. Le decisioni devono essere concordate”. Fontanini, che si e’ detto ”indignato”, ha evidenziato che, nelle scelte su Autovie, ”l’aggravante e’ costituita dal fatto che questa cieca e totale chiusura non e’ ispirata ne’ dal presidente Tondo ne’ dalla Giunta ma da un assessore che ha una concezione della politica monocratica e per nulla pluralista”. Il riferimento e’ a Riccardi. L’assessore ha scelto di evitare accuratamente ogni dichiarazione ma non l’ha presa affatto bene e – secondo fonti ben informate – e’ pronto alle dimissioni, deluso dallo scontro sul suo lavoro. In serata e’ stato il vicepresidente, Luca Ciriani (Pdl), a dire di non credere che ”le eventuali dimissioni dell’assessore Riccardi siano all’ordine del giorno”. Ciriani, che oggi ha presieduto la riunione a causa della missione in Russia del presidente, Renzo Tondo, ha anche spiegato che in Giunta non si e’ affrontato il tema. Ma da esponente Pdl ha risposto al Carroccio: ”Scaricare sulla Giunta e sul suo operato problemi politici e di organigrammi di Autovie Venete – ha detto – e’ un comportamento inaccettabile”. Tocchera’ ancora una volta a Tondo, che in serata tornera’ dalla Russia, affrontare e risolvere le nuove incomprensioni della maggioranza.
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