I triestini Rhapsody of Fire, il più autorevole gruppo symphonic power metal italiano degli anni ’90, autentico riferimento della scena internazionale di questo genere, tanto da vantare mezzo milione di seguaci su Facebook e centinaia di migliaia di fan sparsi in tutto il mondo, saranno lo special guest in apertura del grande concerto degli Scorpions a Trieste, unico live della band nel Nordest Italia, un evento nell’evento, in programma venerdì 13 novembre al PalaTrieste di Trieste, organizzato da Live Nation e Zenit Srl, in co-organizzazione con il Comune di Trieste e con la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia. I biglietti per il sensazionale appuntamento sono in vendita online su Ticketone.it e nei punti autorizzati. Info su www.azalea.it.
Un nome di livello mondiale che i fan di certo gradiranno, anche perché la storia dei Rhapsody of Fire ha inizio proprio a Trieste dall’incontro tra il chitarrista Luca Turilli ed il tastierista Alex Staropoli, che formarono la band nei primi anni ’90, prima con il nome di Thundercross, poi con quello di Rhapsody e infine con quello definitivo di Rhapsody of Fire. Lo stile della band trova la sua principale influenza dalla musica classica barocca, dal metal neoclassico, dalla musica medievale e dal folk. Dopo i primi Ep il successo arriva nel 1997 con l’album “Legendary Tales”, disco neoclassic metal con orchestrazioni di chiara ispirazione classica e barocca, in un mix unico nel suo genere, mai ascoltato prima. Il successo del primo album diventa consacrazione con il secondo “Symphony of Enchanted Lands”. Con il passare degli anni e dei dischi (ben 6 in 7 anni, per un totale di oltre un milione di copie vendute), il gruppo continua la sua ricerca formale volta ad ottenere la miglior fusione possibile tra musica metal e classica e a realizzare una sorta di colonna sonora per le gesta raccontate attraverso i testi. La band è attualmente al lavoro sul nuovo album, che uscirà nei prossimi mesi e che segue l’ultimo “Dark Wings of Steel” del 2013.
1965 – 2015, 50 anni di storia di grande musica, un traguardo che solo in poche grandi band sono riuscite a raggiungere. Un traguardo raggiunto da una delle realtà di riferimento della scena hard rock e heavy metal mondiale, gli Scorpions, gruppo capace di segnare la storia universale del rock brani come “Still Loving You” e “Wind of Change” e di vendere oltre 100 milioni di dischi nel mondo, che proprio nel 2015 celebra il 50esimo anniversario della loro luminosa carriera. La band sta già girando il mondo con il “Return to Forever – 50th Anniversary”, il nuovo imponente tour mondiale che toccherà presto anche l’Italia. Dopo oltre un decennio di silenzio a cavallo fra gli anni novanta e i primi duemila, la band, per la felicità dei suoi milioni di fan in tutto il mondo, ha ricominciato a produrre album di grande qualità come “Unbreakable” (2004), “Humanity – Hour 1” del 2007, “Sting in the Tail”, pubblicato nel 2010 e “Comeblack”, 17° album della band, pubblicato nel 2011. Dello scorso febbraio la pubblicazione di “Return to Forever”, disco che da il nome al tour, un lavoro costituito in gran parte da vecchi brani composti dal gruppo a partire dagli anni ’80, ma fino ad allora mai pubblicati.
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