In data odierna è stata riaperta al pubblico la cosiddetta Casa Medievale di Cividale del Friuli. I saluti delle autorità e la relazione storica a cura di Silvia Zambon, autrice di una tesi di laurea sulla Casa, si sono tenuti presso la Sala del Refettorio del Monastero di Santa Maria in Valle; il pubblico ha potuto poi visitare il nuovo allestimento interno.
Il progetto di ristrutturazione e gestione dello storico edificio, presentato nel 2013, è stato premiato nel 2014 dal Gal Torre Natisone come primo in graduatoria all’interno del Bando per Progetti integrati pubblico/privati per la realizzazione di servizi ricreativi e attività culturali, inserito nel contesto del Programma regionale di Sviluppo rurale 2007/2013, Asse IV Leader.
La domanda di contributo era stata presentata congiuntamente dal Comune di Cividale del Friuli e dall’Associazione Ambientarti di Cividale, visto che il bando prevedeva un progetto pubblico-privato con finanziamento dei lavori di ristrutturazione a favore dell’amministrazione comunale e della gestione delle attività a favore dell’associazione.
Il Comune ha pertanto realizzato un intervento di manutenzione straordinaria molto rispettoso della struttura e della storia. L’Associazione ha curato, invece, l’allestimento interno riproducendo a piano terra il laboratorio dell’orefice, al primo piano la camera da letto e, nel sottotetto, la cucina. Ambientarti avrà, per i prossimi cinque anni, il compito di rendere il gioiello un centro di conoscenza, diffusione e valorizzazione dell’arte e dell’artigianato artistico. Dalla prossima settimana la Casa Medievale sarà visitabile al pubblico, in giornate ed orari che verranno pubblicati quanto prima sul sito www.cividale.net.
La Casa Medioevale è nota come la “casa più vecchia di Cividale” o “casa dell’orefice”. La costruzione, datata metà-seconda metà del XIV secolo, doveva ospitare un laboratorio orafo.
L’attuale struttura a tre piani pare essere quella originale, mentre porte e finestre sono state modificate e ampliate, eccetto la finestrella al primo piano dove la tradizione medioevale colloca l’ufficio amministrativo della bottega. La casa non nasce da un progetto autonomo, ma riutilizza una precedente struttura in pietra, molto probabilmente una torre come mettono in luce i corsi regolari di pietra ben squadrate, presenti sulla parete esterna destra della costruzione. All’interno è presente un frammento di scultura medioevale appartenente a un pilastrino o una cimasa e qui reimpiegato