Quest’anno il picco massimo delle ‘stelle cadenti’ avvera’ nella notte tra il 12 e il 13 agosto”. Lo dice all’Adnkronos Maria Chiara Moriconi, ricercatrice di fisica dell’atmosfera presso il Cnr. Le ore migliori per osservare il cielo sono quelle che vanno da mezzanotte fino all’alba, in direzione nord-est del cielo nella regione della costellazione di Perseo“. Quiest’anno fra l’altro le condizioni lunari potrebebro essere abbastanza favorevoli alla visione delle cosiddette stalle cadenti.
la notte del 10 agosto è infatti, da tempi immemori, dedicata al martirio di San Lorenzo, dal III secolo sepolto nell’omonima basilica a Roma, e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio, che vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un’atmosfera magica e carica di speranza.
In questa notte, infatti, si crede si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di San Lorenzo, e ad ogni stella cadente si pronuncia la filastrocca “Stella, mia bella stella, desidero che…”, e si aspetta l’evento desiderato durante l’anno.
Nella tradizione popolare, le stelle del 10 agosto sono anche chiamate fuochi di San Lorenzo, poiché ricordano le scintille provenienti dalla graticola infuocata su cui fu ucciso il martire, poi volate in cielo. Anche se in realtà San Lorenzo non morì bruciato, ma decapitato, nell’immaginario popolare l’idea dei lapilli volati in cielo ha preso piede, tanto che ancora oggi in Veneto un proverbio recita “San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti”.”San Lorenzo” martirizzato, in un dipinto do P.P. Rubens, Monaco, Alte Pinakothek
- sabato 10 agosto serata osservativa presso l’osservatorio di Remanzacco e presso l’osservatorio monte Matajur
- Lunedì 12 agosto a Talmassons (ud) Sarà possibile osservare visualmente le Lacrime di San Lorenzo (meteore Perseidi), dal prato dell’osservatorio, dalle ore 21:30 all’alba. L’osservatorio sarà aperto sia l’11 che il 12 agosto, in concomitanza con gli ultimi due giorni della sagra del paese.