Non sarebbe stato ancora firmato l’atto di nascita del neonato friulano nato a metà settembre in un ospedale della provincia di Udine e per cui i genitori avevano rifiutato il taglio del cordone ombelicale in base alle proprie convinzioni religiose. Mamma e papà hanno invece prodotto una propria dichiarazione autonoma su un modello da loro redatto rifiutandosi di firmare il documento nelle forme previste per legge. Il caso è stato riportato all’attenzione della Procura di Udine dall’ufficio anagrafe del comune di residenza della famiglia stessa che ha rilevato l’irregolarità. La magistratura era stata infatti interpellata una prima volta al momento della nascita del piccolo dai medici dell’ospedale i quali, di fronte alla sofferenza del neonato e all’iniziale resistenza dei genitori al taglio del cordone, avevano chiesto indicazioni su come comportarsi. Il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo ha ricordato che la “mancanza di un atto di nascita potrebbe anche esporre a responsabilità penali”.
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