Udine, 27 giugno – “Un’occasione per approfondire le potenzialità della soia, una coltura che in Italia, e in particolare nella nostra regione, sta vivendo una fase di ampliamento delle superfici coltivate: nel 2015 gli ettari a soia sono stati 308.000 in Italia, di cui 58.000 in Friuli Venezia Giulia”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Risorse agricole Cristiano Shaurli nell’incontro che si è tenuto oggi nella sede della Regione a Udine con i presidenti di Soia Europe, Matthias Krön, e di Soia Italia-Associazione proteine sostenibili, Piero Ciriani, presenti i tecnici dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (ERSA).
Soia Europe è un marchio gestito dall’Associazione no Pprofit Donau Soja che si occupa di diffondere la coltura della soia OGM Free, di origine europea e ottenuta in modo sostenibile; Soia Italia è nata nel 2015, promossa da Sipcam, gruppo che opera in agricoltura nel settore della protezione delle colture, e ha tra gli obiettivi quello di creare incontri informativi e di campo per tornare a coltivare la soia in Italia secondo criteri di alta qualità.
“La sfida è valorizzare le sue caratteristiche nutrizionali e proteiche di assoluto valore puntando sulla sua riconoscibilità con un marchio, come Soia Italia, che possa certificarne la provenienza, la qualità OGM Free e dare valore aggiunto ai prodotti trasformati. Sotto il marchio Soia Europe, ad esempio, sono già molto positivi gli esempi nel settore delle uova e dei formaggi”, ha affermato Shaurli.
Ricordando come ERSA sia molto attenta allo sviluppo di nuove varietà – ne sono state costituite ben 21 delle quali 14 sono attualmente commercializzate da diverse ditte sementiere -, Shaurli ha aggiunto che “un marchio riconoscibile a livello europeo e nazionale potrebbe permettere quella maggiore redditività legata alla qualità che gli agricoltori meritano”.
ARC/EP
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