Ruby in intervista al Tgcom, la marocchina che avrebbe partecipato ad alcune feste tenutesi ad Arcore, ha raccontato senza mezzi termini: “Sono stata ad Arcore solo una sera e quello che raccontano i giornali sono cazzate. Dietro questo polverone c’è una sola persona, il giudice Pietro Forno. Mi ha usata per attaccare il premier“. Si è detta, poi, dispiaciuta per il polverone mediatico, sollevatosi attorno al suo nome, in quanto sono state coinvolte persone che l’hanno aiutata senza chiedere nulla in cambio. “Un’amica mi ha portato nella villa del presidente Berlusconi il 14 febbraio, è l’unica volta che ci sono stata, ma nessuno sapeva che ero minorenne, io ho detto di avere 24 anni. La serata è stata tranquilla, prima una cena, poi il premier si è messo a cantare. Era la prima sera che mi vedeva e per questo mi ha dedicato una canzone“, ha raccontato Ruby al Tgcom. La serata si è poi conclusa con un regalo inaspettato da parte di Berlusconi: una collana Damiani e una busta contenente ben 7mila euro. Il generoso gesto del premier non si spiega alla luce di richieste sessuali alla ragazza, come è stato ipotizzato, ma semplicemente dal fatto che ha voluto aiutarla dopo aver saputo dei suoi problemi personali. Quindi niente Bunga Bunga, ma solo un gesto altruista e disinteressato.
Quando si è scoperta la sua vera età, perché a nessuno è sorto il dubbio, sia Lele Mora che Silvio Berlusconi hanno preferito chiudere con lei ogni rapporto. Il resto, ormai, è storia nota.
Quello che non si sa è che Ruby il prossimo 1 novembre compirà la maggior età e promette: “Mi prenderò la rivincita contro chi mi ha messo nei guai!”