Sabato 6 maggio, a Udine, Simone Cristicchi incontrerà gli studenti e racconterà il terremoto del ’76

Sabato 6 maggio, a Udine, Simone Cristicchi incontrerà gli studenti e racconterà il terremoto del ’76

SImone Cristicchi - Walter Menegaldo

Dopo il regista Matteo Oleotto, toccherà nuovamente a Simone Cristicchi portare avanti Diecipiù, la rassegna di scuola-teatro ideata dal professor-cantautore Piero Sidoti assieme all’attore Giuseppe Battiston, al Dirigente scolastico Paolo De Nardo e al giornalista Gianmatteo Pellizzari. Cristicchi, che di Diecipiù è stato il primissimo ospite lo scorso gennaio, incontrerà gli studenti sabato 6 maggio alle 10.00 all’Auditorium Zanon di Udine (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili) e, dopo la proiezione del suo bellissimo spettacolo Orcolat ’76, si confronterà con loro sul tema del terremoto.
«L’obiettivo – spiega Cristicchi, in scena poi alle 21.00 al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” – è quello di celebrare la memoria di chi non c’è più e di chi si è impegnato per la ricostruzione. Raccontare il dolore ma anche la storia di resurrezione di un popolo che ha trovato la forza di reagire, sorretto anche da tanta solidarietà. Ricordare quel momento a chi non l’ha vissuto per lasciare una testimonianza».
«Un confronto sulle emozioni suscitate dal racconto di quella tragica pagina di storia friulana – aggiunge il presidente del Consiglio provinciale di Udine, Fabrizio Pitton – fatto da un occhio esterno, un modo diverso per ricordare il terremoto che mi auguro aiuti i giovani a conoscere i fatti ma soprattutto trasmettere i sentimenti di un popolo messo davvero a dura prova».
Diecipiù – Percorsi di connessione tra didattica e palcoscenico è un progetto articolato che si sviluppa attraverso laboratori, incontri, spettacoli, saggi dimostrativi e che ha preso vita grazie a una solida rete di scuole del territorio in collaborazione con la Provincia di Udine e le amministrazioni comunali di Castions di Strada, Gonars, Lestizza, San Giorgio di Nogaro, Talmassons e Udine.

«Con Diecipiù – sono parole di Piero Sidoti – abbiamo appena vissuto una bellissima esperienza in Austria, al liceo europeo trilingue di Klagenfurt, per un gemellaggio che ha previsto attività laboratoriali, didattiche e, infine, la rappresentazione degli spettacoli teatrali, sviluppati sia in lingua italiana che tedesca, preparati dalle scuole secondarie di Udine (Manzoni) e Talmassons». E ancora: «La finalità di Diecipiù non è quella di portare gli studenti su un palco ma quella di creare loro occasioni di confronto, di successo formativo e di momenti di crescita, di aumentare la loro autostima, di sviluppare le competenze trasversali usando i diversi linguaggi dell’arte. Non vogliamo creare nuovi attori o personaggi: vogliamo fornire agli studenti alcuni strumenti in più per affrontare la complessa e mutevole società del domani».
Il prossimo appuntamento di Diecipiù, ricordiamo, sarà il festival finale che si svolgerà a Udine il 30 e il 31 maggio. Verranno presentati tutti gli spettacoli nati dai laboratori teatrali delle scuole che hanno aderito al progetto e ci sarà un “padrino” d’eccezione, Giuseppe Battiston, che assieme a Sidoti parlerà di quanto sia bello studiare poesia sui banchi di scuola.