Proprio i tempi risultano essere al centro del dibattito tra i commercianti in un’indagine commissionata da Confcommercio Fvg e curata da Format Research. La maggior parte degli operatori si dice favorevole a uno spostamento in avanti dei saldi (almeno di tre settimane), in modo tale che questi assumano a tutti gli effetti le fattezze della svendita di fine stagione. Un tema, fa sapere il presidente di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo, «che è parte di un’ipotesi di proposta di riforma che approfondiremo prossimamente con il maggior coinvolgimento possibile della base». Di certo, osserva anche la presidente regionale di Federmoda Antonella Popolizio, «anche di fronte a un meteo spesso imprevedibile, si impone un ragionamento di modifica. Fermo restando che la parola “saldi” rimane strategica per favorire le vendite di fine stagione».
L’indagine Confcommercio-Format Research
L’indagine di Format Research evidenzia che, se un quarto dei commercianti del Fvg è favorevole alla liberalizzazione delle vendite promozionali, la metà spingerebbe per posticipare appunto l’avvio dei saldi al terzo sabato di luglio, con divieto di attività promozionali nei 30 giorni prima della data di inizio.
Proprio il giorno di apertura, peraltro, è stato segnato da violenti eventi atmosferici che hanno scoraggiato le prime vendite. «Una partenza non confortante – commenta Da Pozzo – in un quadro di stallo dei consumi che non contribuisce a previsioni favorevoli». Considerazioni che sono anche del campione intervistato, per il quale i clienti dovrebbe aumentare solo «leggermente» rispetto a un anno fa, in modo tale da recuperare almeno quanto il meteo ha tolto a maggio.
L’indicatore di sintesi relativo alla previsione dell’affluenza in negozio durante i saldi estivi 2019 (pari a 44 in Friuli Venezia Giulia) è differenziato per territorio: 52 nella provincia di Trieste, 43 a Pordenone, 41 a Udine, 39 a Gorizia. L’andamento insoddisfacente delle vendite primaverili ha però instaurato la consapevolezza che molto difficilmente la stagione potrà essere recuperata.
Aumenta la percentuale di sconto
In questo scenario si prevede in aumento la percentuale media di sconto, che dovrebbe aggirarsi attorno al 50%. Le riduzioni di prezzo (consistenti), spiega Format Research, rispondono all’esigenza di invertire un’annata complicata; si cerca di recuperare il più possibile quanto perso finora. La percentuale media di sconto è prevista in crescita rispetto a dodici mesi fa (+5%) e sono diversi gli esercizi commerciali che dichiarano di alzare l’asticella già durante i primi giorni di saldi.
La previsione sugli incassi
Il 10% del campione prevede che nel corso della stagione dei saldi estivi 2019 incasserà in misura maggiore nel confronto con un anno fa, l’80% in eguale misura, poco meno del 10% in misura inferiore. Leggero incremento degli incassi rispetto al 2018 (+1%): è dunque questa la previsione degli esercenti. Il dato, se confermato a fine settembre, non sarà tuttavia sufficiente a recuperare una stagione compromessa dal lento avvio delle vendite e, soprattutto, dal rallentamento dei mesi precedenti.