Palmanova, 11 mag – “Mettere sulla carta quelle cose che si
possono fare insieme in questa seconda parte della legislatura,
dopo che l’emergenza della pandemia auspicabilmente sarà stata
mitigata. Da parte mia ne pongo una: quella di intervenire sul
comparto dell’emergenza”.
Lo ha detto oggi il vicegovernatore con delega alla Salute del
Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso di un
incontro con i rappresentanti dell’Intersindacale Medica
(dirigenza dell’area della sanità).
Di fatto Riccardi ha parlato di una nuova fase di dialogo che
segue a un periodo in cui buona parte delle energie si sono
riversate sul Covid. “Costruiamo insieme le cose si possono fare,
senza trascurare l’opportunità offerta dal Recovery Plan,
nell’eventualità in cui le Regioni potranno venire coinvolte nel
processo decisionale in virtù della loro competenza in materia
sanitaria”.
Il vicegovernatore, partendo da esperienze riconosciute come
virtuose dagli stessi rappresentanti sindacali, ha anche
affrontato il tema della ripartenza: attese e fughe, con un piano
di sanità pubblica al quale si aggiungano anche le forze del
privato convenzionato, in particolare recuperando risposte che il
cittadino del Friuli Venezia Giulia trova fuori regione.
“Condizione quest’ultima – ha sottolineato Riccardi – che porta
un flusso di pazienti verso le regioni confinanti dove la
collaborazione pubblico-privato offre una più ampia possibilità
di cure”.
E’ in via di conclusione anche il lavoro per il rinnovo del
protocollo con le università, la cui bozza verrà illustrata ai
sindacati in una prossima occasione.
Infine, entrambe le parti hanno condiviso di focalizzare
l’attenzione sui presìdi ospedalieri decentrati, nell’ottica
dell’individuazione di determinate specializzazioni al fine di
alimentare il grado di attrattività per arruolare dei
professionisti qualificati.
ARC/GG/al
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